Spaccio di droga, sequestrati otto chili
Quasi 8 chili di droga sequestrati dall’inizio dell’anno a fronte dei 5 nei dodici mesi del 2016. E già 30 spacciatori fermati di cui 11 arrestati e 19 denunciati. Lo spaccio di droga in città e il fronte sul quale, a Mestre, è più impegnata la polizia municipale nell’ultimo anno e mezzo. I dati sono stati presentati ieri in commissione consiliare, in municipio a Mestre, dal comandante Marco Agostini e dal commissario responsabile della Sicurezza urbana, Gianni Franzoi. Dati che fotografano quanto il fenomeno sia diffuso in alcune aree della città, con due zone da bollino rosso: il parco Albanese alla Bissuola e l’area intorno alla stazione ferroviaria di Mestre. Ogni giorno sono circa 20 gli agenti di polizia locale impegnati nei servizi contro droga e degrado urbano.
I sequestri e la mappa. Quasi 8 chili sequestrati da gennaio a maggio di cui 4,5 chili dalle unità cinofile con i due cani Luna e Kuma, e 3,3 chili dai vigili della polizia giudiziaria. Sequestri avvenuti nelle zone più calde della città, a partire dal parco Albanese dove la demolizione dei cubi ha eliminato un punto di riferimento per gli spacciatori costretti, messi sotto pressione, a cercare nuove piazze di smercio in altre zone della città. I sequestri principali sono avvenuti al parco Albanese, lungo l’argine del Marzenego in via Bissuola, in piazzale Bainsizza, al parco Piraghetto e nelle vie Aleardi, San Michele, Trento, Sernaglia, Dante, Fogazzaro e Col di Lana.
«A fine anno potremmo arrivare a 15 chili di droga sequestrata», ha spiegato Agostini, «il triplo rispetto al 2016 e va considerato il tipo di attività della polizia municipale, con sequestri il più delle volte sono piuttosto limitati. Numeri che ci dicono quanto sia elevata la domanda».
Arresti e denunce. Nel 2016 sono stati fermati in flagranza 36 spacciatori, qualcuno anche più volte. «Uno l’abbiamo arrestato alle 17 e alle 10 del giorno dopo è stato portato a processo e scarcerato, e nel pomeriggio lo abbiamo arrestato di nuovo», ha ricordato Agostini, spiegando quanto sia difficile la battaglia. Nei primi cinque mesi del 2017 gli arresti sono stati 11, 19 le denunce, 34 invece le persone segnalate alla prefettura. Ma la platea dei clienti è sempre più vasta, e comprende molti giovani consumatori non solo di hashish ma anche di droghe sintetiche. Un problema da affrontare non solo con la repressione, «ma anche in sede sociale perché il quadro è preoccupante», ha detto Franzoi, ricordando come l’indagine condotta tra il 2014 e il 2015, anche con appostamenti e intercettazioni telefoniche per uno spaccio di droghe sintetiche al parco Albanese avesse permesso di fotografare una rete di circa 200 clienti, tutti giovani tra i quali minorenni.
Il caso via Miranese. Dall’inizio dell’anno, per combattere il consumo dello spaccio, la polizia municipale sta usando anche un’altra strategia, utilizzando un passaggio del Testo unico sugli stupefacenti che permette di ritirare la patente, per trenta giorni, a chi viene fermato anche con una sola dose di droga in auto. Applicando questa normativa sono state 5 dall’inizio dell’anno le patenti ritirate nei pressi del parcheggio scambiatore di via Miranese dove i vigili - non potendo fermare per questioni di sicurezza gli spacciatori nascosti a ridosso dei binari - si sono messi ad aspettare i clienti, e a fermarli all’uscita del parcheggio. Sono bastati pochi giorni per tenere alla larga i consumatori dal parcheggio scambiatore.
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