Spaccio di cocaina, cinque arresti

Sgominata una banda che operava tra Veneto e Friuli. Tra i clienti alcuni minori

CONCORDIA. Si è conclusa l’inchiesta dei carabinieri di Latisana sullo spaccio di droga tra Portogruarese e Bassa Friulana avviata ancora nei mesi scorsi, dopo che in carcere era finito in estate anche un autista di 30 anni di Concordia Sagittaria, Paolo Furlanis. Il cerchio si è chiuso con l’arresto di altre 5 persone, tutte residenti in provincia di Udine.

A gestire l’attività di spaccio, secondo i militari , erano due fratelli residenti a Carlino (Udine): Elvis e Elisa Dalla Bona, di 33 e 30 anni, rispettivamente operaio e casalinga. Il loro contatto era a Padova. Si trattava di Mejdi Abderrhamen, che nella città veneta si occupava del rifornimento degli stupefacenti. Per i carabinieri i due fratelli assieme a Paolo Furlanis e a un altro personaggio, Rudy Zanutta venditore ambulante di Carlino, spacciavano tra Latisana, Carlino e nel Veneto orientale. Per tutti loro l’ordine di custodia cautelare era stato emesso tra maggio e giugno, ma i carabinieri del nucleo radiomobile di Latisana e della stazione di San Giorgio di Nogaro volevano arrivare anche ai pesci piccoli, e mettere fine alla lucrosa e illecita attività. Sono stati inoltre denunciati 5 ragazzi, residenti a Latisana, Palazzolo dello Stella, Tarcento e Carlino, accusati di essere dei piccoli pusher. I cinque acquistavano dai capi del sodalizio criminale le dosi di cocaina, di circa 10-12 grammi, per poi piazzarle ai loro clienti, loro amici. Gli accertamenti fatti al momento del fermo dei denunciati hanno consentito ai carabinieri di Latisana di segnalare alle Prefetture di Venezia e Udine 18 giovanissimi, tutti di età compresa tra i 16 e i 18 anni, residenti nella Bassa friulana e nel Veneto orientale, tra Portogruaro, Concordia, Fossalta, San Michele, ma anche nei comuni dell’Alto Portogruarese. Giovanissimi, minorenni e già consumatori di cocaina. Anche la compagnia dei carabinieri di Portogruaro era al corrente di questa delicata operazione e le stazioni non hanno fatto mancare la loro collaborazione, soprattutto per quanto riguardava il controllo dei giovani clienti. L’avvio dell’indagine è avvenuto in modo casuale, nel gennaio scorso a seguito di investigazioni compiuti dai carabinieri di Latisana dopo un furto di gasolio avvenuto in una ditta di Ronchis. Per indagare sui predoni del carburante si è scoperto questo scandalo legato allo smercio di droga. Gli arrestati sono ancora dietro le sbarre in regime di custodia cautelare.

Rosario Padovano

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