Spaccio a Mestre, murati gli accessi alle "stanze dell'eroina"
MESTRE. Nuovo sgombero nelle "stanze dell'eroina". I vigili urbani sono intervenuti per consentire un lavoro in sicurezza agli operatori di Veritas e l'ennesimo intervento di ripristino delle condizioni di inaccessibilit nell'area dell'ex segheria Rosso in via Giustizia a Mestre, subito dietro la stazione, una delle zone di spaccio di droghe pesanti del centro di Mestre, ma soprattutto uno dei luoghi usati dai tossicodipendenti per iniettarsi lo stupefacente.
Qui sono stati registrati la gran parte dei malori, spesso con esito mortale, avvenuti nelle ultime settimane a causa di una partita di droga tagliata male.
Le operazioni sono iniziate con lo sfalcio dell'erba ed il ripristino delle condizioni di sorvegliabilità visiva dall'esterno. I lavori sono proseguiti per tutta la giornata con la nuova tamponatura dei fori di ingresso degli edifici ancora in piedi e la chiusura dei varchi nelle recinzioni. Un lavoro fatto anche in passato ma che non sembra dare i risultati sperati nel tempo.
L'operazione, nella zona nei pressi della stazione ferroviaria e ad alto livello di degrado, è stata fatta, secondo la polizia municipale, dopo numerose segnalazioni di cittadini - guidati dal Comitato Marco Polo - perché l'area era diventata sistematico ritrovo di tossicodipendenti, spacciatori e senza dimora con pesanti ripercussioni sulla sicurezza.
Da parte sua la polizia municipale assicura che l'area sarà tenuta sotto controllo anche nelle prossime settimane assieme alle altre forze di polizia e che l'intervento appena fatto serve proprio a garantire margini di sorveglianza migliori.
Salta agli occhi, però, la mancanza di un piano per la gestione dell'area e la sua riconversione. Senza questa la battaglia contro lo spaccio sembra persa.
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