Spacciava cocaina nel bar condannato a quattro anni

San Donà. Espierà la pena in carcere Idlir Mataj, il 35enne gestore del Luna Rossa L’uomo era stato arrestato a fine marzo dai carabinieri dopo una lunga indagine
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P.- IL BAR DI VIA RORATO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P.- IL BAR DI VIA RORATO

SAN DONÀ. Il bar “Luna Rossa” in via Rorato non era semplicemente un luogo di ritrovo per bere uno spritz o fare colazione con cappuccino e cornetto. C’era anche una attività parallela, gestita direttamente dal gestore del locale, Idlir Mataj, albanese di 35 anni, che riforniva i clienti di stupefacente, in particolare cocaina. Ieri Mataj, difeso dall’avvocato Giorgio Pietramala, è stato condannato a 4 anni di reclusione e 18mila euro di multa dalla giudice per l’udienza preliminare Roberta Marchiori. La pena è stata definita con il rito abbreviato, consentendo così all’imputato di beneficiare dello sconto di un terzo della pena, oltre che di evitare il processo in aula. A sostenere l’accusa, la sostituto procuratore Carlotta Franceschetti che a marzo scorso aveva ottenuto dal gip l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in virtù della quale Mataj era finito in carcere.

Nel locale nel quartiere di San Giuseppe Lavoratore, a due passi dalla chiesa e da un supermercato, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di San Donà avevano scoperto e smantellato un vero e proprio bazar della droga in seguito a un’attività investigativa che aveva previsto anche numerosi appostamenti. Mataj aveva scelto proprio il “Luna Rossa” come luogo dello spaccio così da cercare di passare inosservato. Eppure il gestore aveva fatto del bancone il quartier generale dello spaccio. Qui incontrava i clienti - in questo caso non quelli che chiedevano un macchiato, ma coloro che cercavano droga da acquistare - e poi cedeva loro lo stupefacente. I carabinieri erano riusciti a registrare numerose cessioni in alcuni mesi. A fine marzo erano scattate le manette. Nel corso del blitz, i militari avevano anche eseguito una perquisizione domiciliare a casa di Mataj nel corso della quale erano state trovate alcune dosi di cocaina e svariate mazzette di denaro in contanti per un valore di circa 4 mila euro.

Mataj non era nuovo a questo tipo di reati. In passato, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, grazie anche all’aiuto delle unità cinofile dell’Arma, era stato trovato in possesso di svariate dosi di stupefacenti e alcune migliaia di euro in contanti. L’arresto del gestore del “Luna Rossa” aveva trovato i complimenti da parte del sindaco Andrea Cereser: «Mi congratulo con i militari dell’Arma per i risultati ottenuti grazie a una continua azione di controllo e prevenzione, oltre che repressione di questo fenomeno che deve essere combattuto con tutte le energie possibili e soprattutto la collaborazione dei cittadini che possono segnalate ogni situazione o persona sospetta».

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