Spacciano con la figlia di 6 anni coppia agli arresti domiciliari
Spacciatori di cocaina, con appresso la bimba di 6 anni, per altro affetta da una particolare malattia: parla solo con la madre e solo attraverso lei si relazione al mondo.
Per detenzione ai fini di spaccio di due etti di droga sono così finiti lunedì in manette marito e moglie, mestrini: non ne pubblichiamo i nomi proprio per mantenere l’anonimato della loro bambina che, pure - secondo l’accusa mossa dagli investigatori della Polizia giudiziaria - non si facevano scrupolo di portarsi appresso.
Lunedì, i poliziotti - che da tempo tenevano d’occhio i movimenti dei due coniugi - hanno effettuato un controllo, per nulla casuale, in un bar di via Torino a gestione cinese, nel quale la coppia si trovava con la bimba: alla vista degli agenti, la madre è andata velocemente con la piccola verso l’area slot del bar, mentre il padre si è precipitato in bagno. Neppure il tempo di tirare l’acqua, che l’uomo si è trovato davanti i poliziotti, che hanno così potuto rapidamente recuperare un pacchetto accartocciato di sigarette Marlboro - rosso, di tipo morbido - con dentro dieci involucri di cellophane trasparente, di diverse dimensioni, tutti contenenti una “sostanza polverosa di colore bianco”, identificata come cocaina, per oltre 25 grammi.
La mamma - secondo la ricostruzione dei poliziotti - avrebbe utilizzato la presenza della figlia proprio per cercare di convincere gli agenti a desistere dai controlli. Nel corso della perquisizione a casa della coppia, sono stati trovati altri 170 grammi di cocaina, un bilancino di precisione e 2.300 euro in banconote da 50 euro, dei quali i due non hanno saputo spiegare l’origine: lei lavora come donna delle pulizie con sussidio del Comune e ha un (molto) lontano precedente sempre per droga, lui è disoccupato ed è al centro di un’indagine per porto di fucile non dichiarato.
Il pubblico ministero di turno Giovanni Zorzi ha disposto il processo per direttissima, svoltosi ieri mattina. In aula, il pubblico ministero Palma si è battuto per chiedere la custodia cautelare in carcere della coppia e l’affidamento ai servizi sociali della piccola; mentre l’avvocato difensore Andrea Franco si è a sua volta battuto molto calorosamente per chiedere per loro gli arresti domiciliari, proprio per permettere alla bimba (già seguita dai servizi sociali) di poter restare con la mamma, l’unica persona con la quale si relaziona.
Dopo la camera di consiglio, il Tribunale ha così deciso di accogliere la richiesta della difesa, ha convalidato l’arresto di marito e moglie e ha disposto per loro gli arresti domiciliari, in attesa del processo vero e proprio per detenzione di sostanza stupefacente. L’udienza è stata così rinviata al 26 gennaio.
Roberta De Rossi
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