«Sottoporre i gondolieri a esami e test psicofisici»
Crescono le segnalazioni di cittadini e turisti che notano gondolieri che non manterrebbero un comportamento consono al loro lavoro e alla città e l’Ente gondola, braccio operativo del Comune, propone test, anche quelli sull’assunzione di alcol e droghe, per valutare lo stato psicofisico degli oltre 400 pope. A lanciare la proposta è il presidente dell’Ente Gondola Nicola Falconi che ha convocato, per lunedì 8 luglio il consiglio d’amministrazione dell’istituzione per trattare della questione anche davanti all’assessore comunale alla Mobilità Ugo Bergamo.
«Controlli sono previsti», ha spiegato Falconi, «per tutti gli operatori del settore dei trasporti: si va da quelli dei vaporetti fino a chi lavora nelle navi, passando per i bus fino ai piloti degli aerei». «Visto che le segnalazioni di comportamenti poco urbani crescono», sottolinea, «ho convocato il consiglio per proporre test, anche a sorpresa, sui gondolieri. Non sappiamo se la cosa sia praticabile, ma almeno cerchiamo di affrontare un problema che sta sempre più montando». A far decidere questo passo anche la vicenda, finita su Youtube e descritta poi come un normalissimo scherzo, in cui dei gondolieri avrebbero offerto un posto di lavoro ad un conoscente, costringedolo a fare un esame di nuoto in un canale. Il lavoro sarebbe stato quello del ganzer, ovvero quello di colui che aiuta con un bastone con un gancio alla fine, ad ormeggiare le gondole e a far salire e scendere i passeggeri. Un lavoro retribuito solitamente con una mancia. Uno scherzo piuttosto pesante, che è stato duramente criticato anche perché con tutta evidenza è stato messo in rete per rendere ridicolo il protagonista della nuotata.
Per ora i gondolieri non commentano l’uscita di Falconi, vogliono ascoltare quello che il presidente dell’Ente gondola dirà davvero durante la riunione di lunedì che, sottolineano, ha un ordine del giorno prestabilito e che non comprende l’argomento in questione.
Cauto anche l’assessore Bergamo: «Non sono per le discriminazioni», afferma, «e dunque cercherò di approfondire se c’è un obbligo per tutte le categorie responsabili del trasporto persone. Insomma, non credo sia giusto colpevolizzare una categoria: se si tratta di un obbligo di legge lo si faccia, come per chi conduce un vaporetto, un autobus o un taxi. E’ necessario mantenere un comportamento omogeneo». Per l’assessore alla Mobilità non esiste «una categoria potenzialmente più a rischio di altre» e, comunque, i gondolieri non lo sono: dunque, «se non è previsto per legge non si potrà fare» conclude Bergamo.
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