Sottopasso Picchi a Jesolo resta chiuso per ghiaccio
JESOLO. Sottopasso alla rotatoria Picchi ancora chiuso, resterà bloccato per diversi giorni. La mega opera di recente costruzione, costata oltre 10 milioni di euro, è stata completata nel 2012. Ma da allora non sono mancati disagi e problemi, soprattutto con le infiltrazioni d’acqua. È stato realizzato del resto dove scorreva un canale e certe complicazioni erano previste. Le infiltrazioni nei giorni scorsi e soprattutto uno strato di condensa che si deposita sull’asfalto hanno convinto la città Metropolitana e il Comune a chiudere il transito dei veicoli, anche perché il traffico in questo periodo non è intenso e comunque viene deviato direttamente alla rotatoria e mai bloccato del tutto. Con temperature ben sotto lo zero, fino a meno 9 in questi giorni, lo strato di ghiaccio lungo il sottopasso può essere estremamente pericoloso.
Ma la chiusura ha causato disagi limitati, anche se non mancano le polemiche sul sottopasso della rotonda Picchi a lido di Jesolo. Il sottopasso ha una larghezza di 11 metri e un’altezza 5 metri e 50 centimetri e fa parte dell’intervento complessivo che ha visto la ristrutturazione e riqualificazione della rotonda che ha un diametro 150 metri. Ci sono 75 punti luci a led sul tracciato del sottopasso, altri 80 punti luce a led sulla rotatoria, tutti alimentati da un impianto fotovoltaico. L’importo dell’opera è stato di poco più di 10 milioni e 500 mila euro di cui 7 milioni 750 mila finanziati dalla Regione, un milione 643 mila dalla Provincia e un milione 137 mila euro dal Comune di Jesolo.
«E nonostante tutti questi soldi spesi», dice Claudio Vianello, blogger di Jesolo, ex consigliere comunale della Lega e candidato come indipendente con il Pd alle ultime elezioni amministrative, «con inaugurazione solo 4 anni fa, ha subito avuto dei problemi. E oggi lo chiudono per infiltrazioni e conseguente formazione di ghiaccio. Non possiamo far finta di nulla perché resta il fatto che l’infrastruttura viaria presenta dei difetti e problemi e non può bastare la bassa temperatura per determinarne la chiusura».
Il vice sindaco e assessore alla viabilità, Roberto Rugolotto, è rassicurante: «Si tratta di attendere che la temperatura salga nuovamente dopo questi giorni di freddo eccezionale. Ogni polemica mi pare pretestuosa, anche perché abbiamo concordato con la Città Metropolitana la chiusura per motivi di sicurezza, in quanto non vi sono disagi conseguenti e il traffico non viene assolutamente bloccato. Il problema delle infiltrazioni è risolto, resta quello della condensa che in queste situazioni climatiche suggerisce la chiusura».
Giovanni Cagnassi
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