«Sottopasso, la situazione è fuori controllo»

Vertice delle municipalità di Mestre e Marghera sull’area della stazione. Conte e Bettin: Bisogna attaccare le bande organizzate e ripristinare gli operatori di strada
Un fermo immagine della rapina nel sottopasso
Un fermo immagine della rapina nel sottopasso

MESTRE. «La situazione è fuori controllo, serve il pugno duro». Vertice tra la Municipalità di Mestre e quella di Marghera ieri: i due esecutivi degli organi decentrati hanno discusso un tema caldo, quello del sottopasso della stazione. «Noi denunciamo i fatti e diamo consigli», spiega il presidente di Marghera, Gianfranco Bettin, «quella che gravita attorno alla stazione è un’area strategica, gli investimenti alberghieri e la stazione lo confermano, per questo bisogna ripristinarne la vivibilità e la sicurezza. Oggi l’area è fuori controllo, un nostro delegato mercoledì si è imbattuto in una persona che si bucava tranquillamente nel sottopasso. Bisogna riqualificare e sviluppare condizioni strutturali di qualità urbana, e da questo punto di vista il vista il buco nero dell’ex scuola Monteverdi attira disagio e delinquenza. È urgente accentuare i controlli, non è ammissibile che succedano queste cose, che si tratti di un’aggressione o di chi si buca a cielo aperto. Bisogna attaccare le bande organizzate che spadroneggiano, i gruppi di magrebini e la banda di nigeriani che hanno locali, bar, punti telefonici e che sono quelli che portano l’eroina più velenosa e spadroneggiano in quell’area, serve una strategia di attacco concertata tra Procura Prefettura e Questura per smantellarli». Aggiunge: «Bisogna rilanciare il lavoro sociale e di territorio». Le parole d’ordine sono strategia d’attacco e prevenzione sociale.

A rincarare la dose Vincenzo Conte: «La situazione è sfuggita di mano all’amministrazione che aveva fatto del tema sicurezza il punto focale della campagna elettorale, al contrario la microcriminalità non diminuisce: sono aumentati lo spaccio, i morti per droga, il degrado. Serve un presidio forte delle forze dell’ordine, di Veritas e delle Ferrovie, che devono tenere pulito e decoroso il sottopasso». E ancora: «Bisogna incentivare i negozi chiusi, illuminare l’area, rimettere mano agli interventi sociali che questa amministrazione con una visione miope ha cancellato, tornare a collaborare con gli operatori di strada e l’Etam. Adesso focalizzeremo la situazione su alcuni punti e stiamo organizzando un’iniziativa su scala comunale delle municipalità, puntando l’obiettivo sulle tante situazioni di degrado».

Marta Artico
 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia