«Sottopasso della stazione a rischio di cedimenti»

Grido d’allarme dei pendolari che utilizzano lo scalo ferroviario Mira-Mirano L’architetto Baldan: «Sono necessarie urgenti verifiche tecniche sul posto»

MIRANO. «Infiltrazioni continue e preoccupanti fessurazioni nel cemento armato: il sottopasso pedonale della stazione ferroviaria è a rischio cedimenti». L’allarme è lanciato da tempo e a quanto pare i problemi si aggravano con il passare dei mesi. Almeno stando alle continue segnalazioni degli utenti.

Sandro Baldan (nella foto) è architetto nella pubblica amministrazione e di strutture come quella del sottopasso della stazione di Mira-Mirano, sulla linea Venezia-Padova, se ne intende. Sa come vengono realizzate e che tipo di problemi possono presentare. Nei giorni in cui tv e internet raccontano il tragico collasso di un cavalcavia nel lecchese, il tecnico, che è anche pendolare e vede giorno dopo giorno le crepe della rampa che porta al binario 2 della stazione, rilancia: «Non voglio creare allarmismi o polemiche inutili, ma da cittadino chiedo e mi appello alle istituzioni e ai gestori delle infrastrutture ferroviarie affinché vengano fatte urgenti verifiche tecniche precauzionali per accertare che non vi siano rischi per l’incolumità dei pendolari». Centinaia quelli che ogni giorno transitano nel sottopasso per accedere al secondo binario, direzione Venezia.

A preoccupare non tanto la “pancia” del sottopasso, recentemente ritinteggiata e rimessa a nuovo e che, obiettivamente, non presenta crepe allarmanti, quando la rampa che corre parallela ai binari, per risalire al binario. Un allarme lanciato da La Nuova già lo scorso settembre, partendo proprio dalle segnalazioni di alcuni viaggiatori e alle quali Rfi, la Rete ferroviaria italiana che gestisce le stazioni, aveva replicato negando qualsiasi tipo di rischio per le strutture e i viaggiatori. Adesso quell’allarme viene ripreso e confermato da un tecnico, anche lui pendolare: «Le opere sono state realizzate di recente», spiega Baldan, «non credo siano tanto fisiologiche quelle infiltrazioni continue d’acqua, tenendo conto poi che le strutture in cemento armato del sottopasso, per quanto sicuramente ben progettate, collaudate e solide, sono comunque soggette a vibrazioni non indifferenti per il passaggio dei treni». Per l’architetto dunque quella parte di tunnel è quanto meno da monitorare. «I problemi magari non arriveranno subito», insiste, «ma le verifiche tecniche vanno fatte ora: serve accertare se le infiltrazioni possono essere pericolose, perché l’acqua scava lentamente e nel tempo potrebbero formarsi dei cedimenti. Chiedo solo verifiche per la sicurezza e l’incolumità pubblica dei pendolari e per evitare problemi o la creazione di cavità che potrebbero fare danni anche ai binari e al traffico ferroviario».

LA RISPOSTA. Per Rfi, Rete ferroviaria italiana, non c’è alcun rischio di cedimenti nella stazione di Mira-Mirano. E dunque nessun pericolo per le persone. La nota di replica della società del Gruppo Ferrovie dello Stato è categorica: «Il sottopasso», spiega Rfi replicando all’allarme lanciato da Sandro Baldan (in foto), «è stato prolungato circa 12 anni fa con il raddoppio della linea Padova-Mestre. Sia la parte originaria che il prolungamento sono integri e in buono stato e non sussistono né lesioni né problemi strutturali di alcun tipo. Non vi sono infiltrazioni e crepe e l’acqua nel sottopasso non entra: in ogni caso esistono apposite griglie per la raccolta di quella piovana proveniente dalle scale e un impianto di pompaggio perfettamente efficiente. Per questo motivo l’eventualità di crolli è del tutto esclusa. Tutta la stazione, sottopasso compreso, è stata da poco ritinteggiata e il fabbricato, nonostante i continui atti vandalici di cui è vittima, è mantenuto in condizioni più che decorose». (f.d.g.)

Filippo De Gaspari

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