Sottomarina: venditori abusivi, caccia ai clienti
CHIOGGIA. Linea dura contro i clienti dei venditori abusivi sulla battigia.
L’assessore al turismo Angela D’Este promette controlli a tappeto per chi compra da chi vende senza alcun titolo, andando a foraggiare un mercato illegale spesso connesso alla criminalità organizzata. Dal prossimo anno, conti permettendo, arriveranno anche gli steward sull’arenile per scoraggiare il fenomeno sul nascere, per quest’anno invece rimangono due armi: le multe e i blitz interforze. Che la situazione sia al limite è sotto gli occhi di tutti. La battigia, soprattutto nella parte nord verso la diga, è più simile a un suk dove si vende di tutto.
Abbigliamento, calzature sportive, oggetti elettronici e giochi da spiaggia. Tutto ovviamente in nero, con merce spesso contraffatta, in barba a tutte le normative sul commercio. Ma se c’è chi vende vuol dire che c’è chi compra, è la legge del mercato, e su questo punta il neo assessore al turismo. «Affrontare il fenomeno richiede un radicale cambiamento di mentalità», spiega la D’Este, «il problema dei venditori abusivi è noto e stiamo lavorando alla risoluzione dal primo giorno di insediamento della giunta. Abbiamo anche cercato risorse per mettere in campo qualche intervento già nel mese di agosto, ma purtroppo le ristrettezze di bilancio e i tempi non ce l'hanno permesso. Mi sono confrontata anche con i sindaci e gli assessori delle altre località del litorale per capire quale sia la strada migliore e più funzionale, soprattutto tenendo conto dei consigli e delle problematiche evidenziate da chi ha già messo in atto azioni in merito negli anni passati». Il sindaco Alessandro Ferro nei giorni scorsi aveva annunciato l’idea di far controllare il litorale dagli steward, ma per quest’anno le risorse non lo permettono e il progetto prenderà forma dalla prossima estate.
«Vogliamo dare un segnale forte e chiaro già nei prossimi giorni», spiega l’assessore al turismo, «chiederemo alla polizia locale di supportarci. Una riflessione però mi viene naturale, l'offerta cresce dove abbonda la domanda, per questo parlavo di un radicale cambio di mentalità. Finché i bagnanti continueranno a incentivare il mercato abusivo ci sarà ben poco da fare. Potrà suonare impopolare, ma auspico una severa applicazione dell'articolo 17 della Legge 23/2009 che stabilisce una sanzione amministrativa pecuniaria per il compratore. Penso che questo possa essere un buon deterrente per ridurre la domanda e di conseguenza l’offerta. Senza nascondersi dietro facili demagogie finché non cesserà la malsana abitudine di cedere alla lusinga dell'acquisto "cheap" sul bagnasciuga le lamentele sul commercio abusivo suoneranno ipocrite».
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