Sottomarina, ufficio turismo nel caos e licenziamenti da ottobre
SOTTOMARINA. Caos sull’accoglienza e la promozione turistica. Quattro dipendenti ex Apt in bilico e un nuovo organismo, l’Ogd, che non si sa quando e come decollerà. Nel mezzo due certezze, la lettera di licenziamento effettivo dal 3 ottobre, e la minaccia di uno sciopero, previsto per giovedì 24 settembre, perché i Comuni di Venezia e di Chioggia non hanno ancora trovato una soluzione che garantisca la continuità dell’accoglienza turistica dopo le Apt e di riflesso i posti di lavoro per i dipendenti. Le due questioni corrono parallele anche se, va detto, i contratti del personale impiegato finora dalle Apt sono di tipo privatistico e gli enti pubblici non hanno, direttamente, grossi margini di manovra.
La speranza per tutti era che nei mesi scorsi fosse varata l’Ogd (Organizzazione di gestione della destinazione), il nuovo ente pubblico-privato che sostituirà i vecchi uffici Iat, ma malgrado gli incontri e le buone intenzioni a Chioggia tutto è ancora in alto mare.
«Politicamente siamo pronti», precisa l’assessore al Turismo, Luigi De Perini, «abbiamo individuato il percorso e il regolamento è praticamente pronto. Economicamente, purtroppo, le cose si sono complicate perché i 60.000 euro che avevamo messo sul tavolo per partire sono congelati a seguito del blocco delle spese conseguente alla manovra del governo per la finanza locale. Ai dipendenti esprimiamo il massimo della solidarietà, fermo restando che il Comune non ha alcuna possibilità di procedere all’assunzione e che la partita va gestita da altri». Gli operatori, che da mesi attendono il varo del nuovo organismo, perché non si verifichi un’interruzione del servizio, sperano ora in una proroga della Regione in modo che gli uffici Iat possano lavorare fino a fine anno.
«È impensabile», spiega Giorgio Bellemo, presidente dell’Ascot, «che una città che vive, oggi, soprattutto di turismo non abbia un punto ufficiale dove trovare la giusta professionalità per informazioni, accoglienza e quant'altro. Bene che i negozi, grazie ad Ascom, siano strutturati come Infopoint ma non possono sostituirsi all’Ogd. Ora l'amministrazione, verificando quanto gettito dall'imposta di soggiorno incasserà quest'anno, ci dica quanto mette a disposizione e noi, come categorie, dobbiamo fare altrettanto e partire il prima possibile».
Altre sigle invece, per il momento, non intendono aprire i portafogli. «L’Ogd fornisce un servizio pubblico», sostiene Luciano Serafini di Gruppo turismo, «le spese di gestione sono in toto a carico del Comune. Che ci sia un ritardo è evidente, le cause sono molteplici: le interruzioni nell’assessorato al Turismo, ma anche la questione economica che non è ancora chiara».
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