Sottomarina non è una spiaggia per bambini

Clamorosa bocciatura dell’associazione pediatri che ha negato la Bandiera Verde. Monta la protesta

SOTTOMARINA. La città attende la conferma della Bandiera Blu e ora punta sulla Bandiera Verde perché sia messo nero su bianco che il litorale clodiense offre ambiente e strutture a misura di bambino. Gli operatori balneari, che negli ultimi anni hanno investito per migliorare gli standard di qualità, sono stupiti che tra le 100 spiagge d’Italia su cui sventolerà la Bandiera Verde assegnata dai pediatri non figuri Sottomarina che storicamente è considerata la spiaggia delle famiglie.

Il 2014 è stato l’anno zero per la Bandiera Blu, rincorsa per anni dalle sigle turistiche e dalla città per fregiarsi di un riconoscimento ambientale, assegnato dalla Fee, tenuto particolarmente in considerazione dai turisti stranieri. Ora la Bandiera Blu sventola, e incrociando le dita, dovrebbe essere confermata anche nelle nuove assegnazioni di metà maggio. «Ovviamente è tutto ancora top secret», spiega l’assessore all’ambiente, Elena Segato, «attendiamo quanto verrà deciso in Danimarca a metà maggio, ma siamo convinti che la nostra parte sia stata fatta tutta con attenzione e confidiamo che non ci siano sorprese. L’intera documentazione richiesta, che risponde ai requisiti necessari, è stata inviata prima di dicembre. Anzi speriamo che il riconoscimento sia esteso al comparto marittimo con una Bandiera Blu della pesca che certificherebbe la sostenibilità del settore». Non sventolerà però per il 2015 la Bandiera Verde che è appena stata assegnata a cento località marinare d’Italia con 18 nuovi ingressi, su indicazione dei pediatri. Tra i requisiti necessari i fondali bassi, la presenza di spiagge di sabbia, di giochi per bambini, di strutture attrezzate, del servizio di salvataggio, di locali (bar, gelaterie, ristoranti) nelle vicinanze. Tutte cose che Sottomarina può vantare senza ombra di smentita. «Non per presunzione ma possiamo dire di avere inventato noi la spiaggia per bambini», sostiene Fabrizio Boscolo, presidente del Gebis, «siamo da sempre un punto di riferimento per le vacanze al mare delle famiglie del Veneto. Lo si chieda ai nostri affezionati turisti padovani, vicentini e veronesi. Le qualità della sabbia sono note, l’ampiezza del litorale, la gradualità dei fondali, ma anche tutti gli sforzi fatti negli ultimi anni dagli operatori per ammodernare, migliorare gli standard degli stabilimenti e dotarli di attrezzature proprio per lo svago dei più piccoli». Il servizio di salvamento è garantito in tutto il litorale, comprese le spiagge libere dove sarà offerto a spese del Comune. «Purtroppo spesso si tratta di procedure in gran parte burocratiche», spiega la Segato, «anche in questo caso ci metteremo al lavoro, assieme agli operatori, per fornire tutta la documentazione che certifica la presenza dei requisiti per avere la Bandiera Verde già dal prossimo anno».

Elisabetta Boscolo Anzoletti

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia