Sottomarina, non basta la diga
SOTTOMARINA. Erosione nel cuore di Sottomarina. La diga sommersa protegge parte del litorale, ma crea vortici nuovi che provocano danni nella punta nord dove si è formato un importante scalino. Danni anche a Isola Verde dove per fortuna l’intervento di ripascimento non era ancora stato eseguito. Stamattina i funzionari del Genio Civile e l’assessore all’ambiente Marco Veronese faranno un sopralluogo per capire l’entità del danno e come intervenire.
Il maltempo e le mareggiate degli ultimi due giorni hanno messo nuovamente in ginocchio l’arenile. Tutto come al solito con una novità però, ugualmente negativa. Questa volta a soccombere sotto la forza del mare non solo la costa di Isola Verde, dove mancano interventi strutturali di difesa, ma anche un tratto di Sottomarina dove con la presenza dall’anno scorso della diga sommersa non si dovevano più verificare fenomeni erosivi. «La diga ha un’importante azione di salvaguardia ambientale», spiega Giorgio Bellemo, presidente degli stabilimenti balneari di Ascot, «di converso, però, nella punta nord crea dei vortici che erodono pesantemente le spiagge di quella zona. Purtroppo anche la natura ci è contro e stamattina (ieri ndr) i nostri operatori arrivati in spiaggia hanno trovato uno scenario davvero desolante a pochi giorni dall’avvio della stagione».
La fascia più colpita è quella centrale, tra i bagni Oasi e i bagni Estasi. «Non so come si possa intervenire», spiega Bellemo, «di certo nell’immediato serve un intervento di ripascimento per mettere gli operatori nelle condizioni di lavorare, ma credo vada fatto anche un ragionamento più ampio per correggere dal punto di vista strutturale l’intervento di difesa della costa. Forse sarebbe interessante per l’amministrazione comunale verificare l’opportunità di intervenire nei modi e nei tempi dettati dalla delibera regionale 1.215 del 15 luglio 2014 che ha introdotto criteri generali da osservare nella progettazione e esecuzione degli interventi di ripascimento manutentivo e bypass degli arenili e per la ricostruzione delle morfologie costiere. L’importante, in ogni caso, è agire con tempestività».
Ieri, appena sentiti gli operatori, l’amministrazione comunale ha contattato il Genio civile, responsabile degli interventi di ripascimento e oggi sarà fatto un sopralluogo.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia