Sottomarina: acquisti dagli abusivi? Multa di 500 euro
Linea dura del Comune che vuole colpire i clienti per combattere il fenomeno. Una targa per i 23 regolari
SOTTOMARINA. Battigia rovente per i venditori abusivi e i loro clienti.
È partita la campagna informativa, realizzata dal Comune e dalle associazioni turistiche Ascot e Gebis, per avvertire i clienti dei venditori irregolari che rischiano multe salate, fino a 500 euro, se comprano da chi non è autorizzato. Da ieri stanno circolando i volantini e da domani saranno affisse anche le locandine, tradotte in sei lingue, in tutti gli stabilimenti balneari e nei campeggi.
Per non lasciare nulla all’incertezza non solo i clienti vengono avvisati dei rischio di essere multati, ma si rendono immediatamente visibili gli abusivi perché da quest’anno l’amministrazione comunale ha dotato tutti i venditori autorizzati di un tesserino identificativo personale e di una targhetta per lo stand. Il giro di vite contro il commercio abusivo era stato annunciato un paio di mesi fa dall’assessore al turismo Angela D’Este, con una modifica del regolamento del commercio in area demaniale, ottenendo il plauso di tutto il Consiglio comunale. «Se si vuol ridurre l’offerta», ha più volte spiegato l’assessore, «occorre ridurre la domanda. Evidentemente negli anni il mercato abusivo è cresciuto perché i clienti non mancano. Occorre iniziare a sanzionare chi compra, esistono delle leggi e vanno applicate». Con le prime domeniche di sole, già a marzo, sul lato nord della battigia sono arrivati i primi ambulanti irregolari e negli ultimi weekend si sono moltiplicati tanto che è già stato effettuato un primo blitz delle forze dell’ordine per lanciare un chiaro segnale. I blitz purtroppo anche negli anni scorsi non si sono rivelati decisivi perché il giorno dopo tutto torna come prima e con gli organici a disposizione non è pensabile che le retate possano ripetersi a ciclo continuo. Occorre quindi pensare a altro. Da qui l’idea delle sanzioni per i clienti e di una campagna informativa puntuale. «Non si tratta solo di sanzioni», spiega Giorgio Bellemo, presidente dell’Ascot, «si tratta di far passare un messaggio molto chiaro. Chi compra da commercianti abusivi, foraggia un mercato illegale che spesso si basa sullo sfruttamento dei bambini o di lavoratori in nero, non ha sicurezze sulla qualità di ciò che compra e danneggia il commercio regolare. È tutta una catena che va smontata, pezzo per pezzo. Se chi compra da questi irregolari pensa un attimo a tutto quello che ci sta dietro di sicuro cambia idea. Certo le multe sono l’atto finale e probabilmente più significativo, ma ci preme far passare il messaggio dell’importanza della legalità, in spiaggia come altrove».
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