Sosta brevissima al Marco Polo, ma l’ordinanza ancora non c’è

Venezia, Enac istituisce una Zona a traffico controllato in aeroporto. Dal Comune uno stop: «Sette minuti sono pochi»

MESTRE. L’ordinanza di Enac è diventata operativa da ieri con l’istituzione della zona a traffico controllato (ZTC) nell’area attorno all’aeroporto Marco Polo, sorvegliata da una cinquantina di telecamere. Vigilano sui veicoli che percorrono via Galilei e le strade della viabilità aeroportuale consentendo soste di massimo 7 minuti, per motivi di sicurezza. Altrimenti scattano le multe, dice l’ordinanza del 4 settembre. Ma l’operatività del provvedimento, si premura di precisare Save, con le relative sanzioni, non c’è ancora. O meglio Save ha predisposto tutto, cartelli e telecamere compresi. Ma manca una convenzione tra Save e Comune di Venezia. Alle forze dell’ordine, in particolare alla polizia locale, è infatti affidato il potere sanzionatorio. Convenzione, precisano dalla società di gestione dello scalo aereo, che ancora non c’è. E di conseguenza non ci possono essere le multe. Vicenda tipicamente all’italiana, si dirà. Dal Comune ci viene spiegato che la questione della zona a traffico controllato merita un doveroso approfondimento. «È La Prefettura la sola titolata a decidere in materia e la questione verrà affrontata in sede di comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico con il prefetto», dicono dall’amministrazione. E infatti il prefetto Zappalorto a metà settembre ha comunicato a tutti che la verifica sull’applicabilità della norma spetta alla Prefettura.

L’assessore Renato Boraso non nasconde i dubbi: «Se a fare le multe devono essere i vigili di Favaro va detto che oggi sono appena 4 alla sezione contro gli 11 di quattro anni fa. Decisamente pochi. E credo sia necessario un chiarimento con Save ed Enac viste le tante preoccupazioni espresse da cittadini di Tessera, Favaro o da associazioni come Adiconsum. Forse 7 minuti sono pochi, si potrebbe concederne 20». Anche se sulla carta la ZTC quindi è attiva, al momento per i cittadini non cambia nulla. La novità va ad impedire un comportamento noto a tutti e diffuso: quello della sosta delle auto lungo via Galilei in attesa della chiamata di amici e parenti appena arrivati con l’areo per entrare nella zona di sosta, far salire le persone e uscire senza dover pagare il parcheggio che in aeroporto non è affatto economico. La voce “proventi da sosta” è importante per i conti della società di Marchi. Più di 6 milioni e 800 mila euro sono gli incassi delle aree di sosta al Marco Polo, pari al 16 per cento dei ricavi non aeroportuali di Save. —


 

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