Sosta breve alla stazione Arriverà con il nuovo park

Il Comune cerca l’accordo con Rfi nell’ambito degli interventi di riqualificazione Con gli oneri dell’albergo H10 riuscirà a mettere mano ai giardini di via Piave
Di Francesco Furlan
Piazzale Favretti e cantiere presso stazione ferroviaria di Mestre.
Piazzale Favretti e cantiere presso stazione ferroviaria di Mestre.

Potrebbero presto arrivare alla stazione ferroviaria di Mestre i posti auto per la sosta breve, un quarto d’ora o giù di lì: il tempo di scaricare le valigie, portarle ai binari, baci e abbracci per salutarsi, e poi tornare indietro. Ci sono in gran parte delle stazioni ferroviarie d’Italia, ma non qui. Per questo mercoledì, nel corso di un lungo dibattito in commissione Urbanistica, è stato proposto e recepito dall’assessore competente, Andrea Ferrazzi, di prevederne la realizzazione nell’ambito dell’accordo di programma, con valore di variante urbanistica, che dovrà essere siglato dal Comune e da tutti i soggetti coinvolti nel progetto di riqualificazione dell’area della stazione: Regione, Immobiliare Favretti, e Rfi (interlocutore unico anche per la società Grandi stazioni).

L’intenzione del Comune, nell’ambito della definizione dell’accordo, è di prevedere i posti auto per la sosta breve al piano terra del parcheggio a più piano che proprio Rfi sta realizzando tra la stazione e il nuovo manufatto che ospita il parcheggio delle biciclette. «È una proposta che faremo a Rfi», dice Ferrazzi spiegando poi che altri posti per la sosta breve potrebbe essere previsti nella corsia - guardando l’ingresso della stazione si trova sulla destra - dove oggi ci sono gli stalli blu, ma che viene comunemente usata per accompagnare le persone, e non a caso è sempre intasata. Nel corso del dibattito della commissione si è discusso anche della grande area verde di 18 mila metri quadrati che al momento è previsto di realizzare come ampliamento del parco Piraghetto, nell’area del parco ferroviario, uno degli ambiti più importanti dell’intervento, dove sorgeranno, tra le altre cose, anche 140 alloggi per quasi 450 persone in un’area complessiva di 66 mila metri quadrati.

«Stiamo valutando l’ipotesi spalmare i 18 mila metri quadrati di verde», aggiunge Ferrazzi, «su tutto il comparto, anziché concentrarlo per l’ampliamento del parco. È un’ipotesi che dovremo valutare». Terzo argomento di discussione i giardini di via Piave, sui quali si interverrà in via prioritaria, utilizzando gli oneri di urbanizzazione che il Comune incasserà dalla costruzione dell’albergo, la cui gestione sarà affidata alla catena spagnola H10 nell’ex palazzo delle Poste e che fino a un paio di settimane fa ha ospitato il bicipark. Sarà un albergo con accesso diretto dal binario 1 della stazione. La proprietà partirà con il cantiere non appena sarà firmato e ratificato l’accordo di programma. Contestuale sarà l’intervento - condiviso con il comitato di quartiere - permetterà così riqualificare dal punto di vista urbanistico una delle aree più delicate della città. La discussione sulla riqualificazione dell’area della stazione approderà in consiglio comunale nell’arco di un paio di settimane: dopodiché dovrà essere firmato dalle parti e di nuovo ratificato dal parlamentino locale. A seguire le parti coinvolte potranno partire con i lavori.

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