Sos dei grillini dal carcere «Una situazione esplosiva»
VENEZIA. La situazione nel carcere di Santa Maria Maggiore a Venezia sta per scoppiare. Lo denuncia il Movimento 5 Stelle dopo che il deputato grillino Marco Da Villa ha fatto visita al carcere.
«La situazione nel carcere veneziano è diventata negli ultimi giorni esplosiva. Un detenuto ha tentato il suicidio appiccando un incendio prontamente spento da tre guardie a costo di rimanere intossicate. Un agente è stato violentemente colpito alla mano nel tentativo di sedare una rissa. Mentre un detenuto conclude un'aggressione a un agente della Polizia penitenziaria amputandogli a morsi la falange del dito indice» ricorda il deputato grillino «Tra sovraffollamento ed estremo disagio sociale, gli agenti penitenziari sono costretti a svolgere il proprio lavoro in situazioni di pericolo insostenibili, mentre i detenuti sono sottoposti a condizioni estreme. La situazione è drammatica. Il carcere è cronicamente sotto organico e questo costringe la direzione a organizzare turni di 8 ore anziché 6, aumentando il rischio per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Sono necessarie numerose opere di manutenzione per permettere agli agenti di svolgere il loro lavoro in modo sicuro e ai detenuti di scontare la propria pena in un ambiente dignitoso. Su 160 posti disponibili i detenuti ad oggi sono 263». Continua il deputato: «Vigileremo perché la direzione e il Provveditorato mettano in atto ogni misura per affrontare questa situazione che non mancheremo di portare all'attenzione del ministro Orlando».
«La situazione rischia di essere esplosiva» prosegue la portavoce del Movimento Cinque Stelle veneziano Elena La Rocca «Se non interveniamo adesso, prepariamo di fatto il terreno ad ulteriori incidenti. Il personale carcerario non può essere mandato allo sbaraglio e deve essere in numero congruo. L’assenza di un presidio adeguato fa sentire i detenuti più liberi di creare disordini» prosegue La Rocca, annunciando le prossime proposte dei Cinque Stelle sul piano locale.
«A livello comunale c’è la proposta di dedicare alcuni dei posti auto attualmente riservati a consiglieri e assessori, agli agenti che devono garantire reperibilità e raggiungere il carcere in tempi stretti in caso di emergenza» conclude La Rocca «La nostra idea di lungo termine, invece è di spostare il carcere fuori dal centro storico, perché oggi la struttura di Santa Maria Maggiore non è in grado di rispondere alla crescente richiesta di posti e di essere in grado di fornire una risposta adeguata alla popolazione carceraria e a chi ci lavora dentro».
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