Sorveglianti contro i baby bulli
CAVARZERE. Costerà oltre tremila euro, al Comune (e, quindi, ai cittadini cavarzerani) “l'irrequietezza” di alcuni bambini che usufruiscono del servizio di scuolabus. Verso metà febbraio, infatti, su un pulmino della Linea 3 del trasporto scolastico, si era verificato un episodio di «comportamenti non consoni tenuti dagli alunni trasportati». Nella sostanza, una bambina era stata picchiata da un gruppetto di altri bambini ed era tornata a casa pesta e dolorante, riferendo l'episodio alla mamma. Un episodio che sarebbe stato il culmine di una serie di altri avvenimenti simili, sia pure meno gravi. Oltretutto l'unico adulto presente nella circostanza era l'autista dello scuolabus, che non era potuto intervenire, visto che stava guidando e che, con ogni probabilità, non aveva capito cosa stesse accadendo.
Per questo il giorno stesso del disdicevole episodio, il sindaco aveva chiesto agli uffici comunali di ripristinare, su quella linea, il servizio di accompagnatore, figura che manca da tempo dagli scuolabus causa dei costi che comporta. Così per dieci giorni, dal 17 al 29 febbraio, è stato aggiunto un accompagnatore, fornito dalla ditta Pilotto Viaggi, al costo di 66 euro al giorno, tutto compreso, mentre nei restanti 80 giorni dell'anno scolastico, dal 1° marzo, è stata la cooperativa sociale Granvit a fornire l'accompagnatore al più modesto costo di 28 euro (+ Iva) al giorno, per un totale di 2.352 euro. Alla fine l'operazione “accompagnatore” costerà più di 3.000 euro. Dopo di allora, comunque, non ci sono più state notizie di “cattivi comportamenti” e questa, almeno, è una buona cosa. Resta, però, una considerazione di opportunità: se i costi maggiori per la collettività sono dovuti al cattivo comportamento di minori (tra l'altro non punibili per legge) non dovrebbero pagare i genitori? (d.deg.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia