Sorpreso a spacciare arrestato diciottenne lavoratore stagionale
SAN STINO
È stato arrestato dai carabinieri di Caorle un diciottenne di San Stino, B. A., lavoratore stagionale a Lignano. L’accusa è di detenzione di droga ai fini di spaccio. Il provvedimento è scattato nella città balneare friulana. I militari dell’Arma hanno inoltre recuperato e posto sotto sequestro un etto di hashish e 50 grammi di marijuana, oltre a materiale per il confezionamento delle dosi, un bilancino di precisione e circa 250 euro provento dell’illecita attività, che probabilmente si sviluppava sul litorale lignanese e non solo.
L’indagine era stata avviata seguendo un 17enne di Caorle, trovato in possesso di due frammenti di hascisc. La magistratura di Udine ha convalidato l’arresto operato dagli uomini guidati dal comandante Francesco Lambiase, disponendo l’obbligo di dimora a San Stino per il 18enne. Ogni giorno B.A. dovrà poi recarsi nella stazione dei carabinieri di San Stino per firmare il registro degli indagati. Di conseguenza risulta per lui difficile poter continuare a lavorare a Lignano. Per capire come i carabinieri di Caorle hanno individuato il lavoratore stagionale occorre ricordare un episodio di qualche settimana fa. Infatti i militari dell’Arma inizialmente avevano fermato un giovanissimo di Caorle, il 17enne protagonista di questa brutta storia, sorpreso con addosso due frammenti di hashish. Era stata avviata una segnalazione alla Prefettura.
I carabinieri, che hanno sede vicino all’autostazione, avevano però notato che il 17enne spesso saliva sugli autobus diretti a Portogruaro. È stato quindi predisposto un servizio investigativo. Sono stati monitorati, e documentati, tutti gli spostamenti del ragazzo. Fin quando i militari dell’Arma non hanno scoperto che spesso il 17enne viaggiava a Lignano. Per arrivare nella città friulana occorre salire su almeno due autobus, compiendo un tragitto molto lungo. Era possibile che l’adolescente si recasse lì alla ricerca di un lavoro. E invece i carabinieri hanno scoperto che andava lì a rifornirsi. Avuta la certezza matematica che le dosi fossero vendute da B.A. i militari hanno avuto il via libera dalla magistratura udinese di arrestare il diciottenne di San Stino.
Lignano dunque era diventato, nell’ottica dei coinvolti, un vero e proprio hub di distribuzione dello stupefacente. Le indagini continuano, per capire in che modo un ragazzo appena 18enne potesse disporre di tutta quella droga. Fondamentale, in questo caso, si è rivelata la collaborazione con l’autorità giudiziaria di Udine e con i carabinieri della stazione locale, guidati da Nerio Loise, di Portegrandi. I servizi anti-droga sul litorale portogruarese sono intanto ben avviati e presto ci saranno controlli per tutti coloro che raggiungono Caorle e Bibione, specie di sera nei fine settimana. —
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