Sorpreso a rubare a scuola, arrestato

Bojon. Il ladro trovato alla Kennedy. Ha 35 anni ed è del paese, ma sui social già venivano incolpati gli immigrati
CAMPOLONGO. Va a rubare di notte all’interno della scuola del suo paese, ma scatta l’allarme, non fa in tempo ad allontanarsi e i carabinieri della tenenza di Dolo lo arrestano in flagranza di reato. È successo nella notte tra mercoledì e ieri alla scuola media di Bojon “John Fitzgerald Kennedy”, che si trova in via Villa, la strada principale della frazione di Bojon. Autore del furto un 35enne del posto, da tempo disoccupato e incensurato.


Il 35enne si è messo in azione verso le 4 della notte. Con ogni probabilità, aveva studiato nei dettagli l’operazione nei giorni precedenti visto che conosceva i luoghi, e ha agito anche con l’ausilio di arnesi da scasso. L’uomo dopo aver infranto la vetrata della porta d’ingresso si è introdotto nella scuola media e ha cominciato a cercare oggetti di valore che si trovavano all’interno. Ha puntato così su tre computer portatili e un proiettore che è riuscito ad accantonare e ha cercato pure di forzare un distributore automatico di alimenti (bibite e merendine).


Improvvisamente però è scattato l’allarme e sul posto sono piombati i carabinieri della tenenza di Dolo che stavano pattugliando il territorio. Il 35enne – visto che le cose stavano volgendo al peggio – ha cercato di scappare ma i carabinieri lo hanno bloccato prima che potesse dileguarsi all’interno della scuola. È stato così portato in caserma a Dolo, identificato e poi arrestato. Si tratta di un trentacinquenne incensurato disoccupato.


In paese a Bojon, saputo il fatto, erano cominciate a girare voci che si trattasse di uno straniero, ma il ladro preso con le mani nel sacco è del posto, vive nello stesso paese dei ragazzini che frequentano la scuola Kennedy.


L’uomo dopo aver passato la notte nella caserma di Dolo nelle celle di sicurezza, ieri mattina è stato condotto al Tribunale di Venezia dove il giudice ne ha convalidato l’arresto.


Ieri mattina i ragazzi della scuola Kennedy, le loro famiglie e gli insegnanti hanno avuto la brutta sorpresa di trovare la scuola sottosopra per colpa del ladro. Le lezioni però si sono tenute regolarmente, anche se i danni a porte e finestre sono quantificati in diverse centinaia di euro.


Sulla vicenda interviene il sindaco del paese Andrea Zampieri che condanna l’azione criminale del suo concittadino. «Deprechiamo quanto accaduto», dichiara, «ad un bene di tutti, cioè la scuola ad uso soprattutto delle giovani generazioni. Ci congratuliamo con le forze dell’ordine per il tempestivo intervento».


Sulla vicenda un secco commento del consigliere del Pd Stefano Molena: «Come succede in questi casi sui social network, quando si parla di furti e di ladri erano subito cominciati gli strali contro gli immigrati e poi si è venuto a sapere che il ladro è un nostro paesano e le polemiche si sono subito smorzate. Noi siamo dalla parte delle forze dell’ordine qualunque sia la nazionalità dei ladri».


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