Sorpresi e multati due bracconieri
Uno catturava uccelli con lo stereo, l'altro il vischio per specie proibite

La passera scopaiola usata assieme al vischio per le catture
PORTOGRUARO.
Stagione di caccia e la passione di scatena. Sia per imbandire tavole succulente, nonchè illegali, sia per arricchire le proprie gabbiette di volatili proibiti. Il primo episodio è capitato a Giussago qualche giorno fa dove un bracconiere aveva escogitato un sistema illegale e scorretto per attirare le sue prede, il bracconiere scoperto e denunciato dalla polizia provinciale qualche giorno a Giussago. L'uomo, V. L., 48enne di Portogruaro, utilizzava come richiamo da caccia un piccolo impianto stereo con canti di uccelli, e aveva già abbattuto due volatili prima di venire scoperto. L'uomo adesso rischia una severa sanzione amministrativa. La polizia provinciale stava controllando un appostamento utilizzato da un cacciatore del luogo quando ha rilevato che, a fianco del capanno, era stato occultato in una buca e coperto con delle foglie uno strumento elettroacustico con inserita una cassettina preregistrata con canti di vari uccelli munito di altoparlanti per amplificazione del suono. Lo strumento è vietato per uso di caccia, ed è decisamente contro ogni possibile etica di cacciatore. Altre due cassettine preregistrate sono state poi consegnate agli agenti di polizia dal cacciatore, che nel corso della mattinata aveva già abbattuto due allodole, anch'esse sequestrate. L'uomo è stato denunciato ai sensi della legge 157/92 sulla caccia, e rischia una sanzione fino a duemila euro. A San Stino, invece, è statto denunciato un bracconiere per attività di uccellagione e detenzione di specie non cacciabili. Si tratta di V.G., 62 anni di San Stino il quale teneva illegalmente nella sua casa 19 uccellini di specie non cacciabile. Per attirarne di altri aveva posizionato del vischio e una passera scopaiola che richiamava gli uccelli. L'operazione è stata possibile grazie ad un controllo della Polizia Provinciale che ha poi rimesso in libertà gli uccelli. Gli agenti hanno sequestrato una gabbia-trappola e alcuni rametti di vischio, diciannove volatili tutti appartenenti a specie non cacciabili (2 peppole, 2 cardellini, 3 fringuelli, 2 passere scopaiole, 4 frosoni, 2 lucherini, 4 verdoni), alcuni anche muniti di anello identificativo inamovibile. Il fatto è accaduto lunedì mattina. Tre agenti della Polizia Provinciale della sede di Portogruaro hanno effettuato un servizio di vigilanza nelle campagne attorno a San Stino di Livenza. Uno degli agenti alle 8,50 ha notato che vicino ad un'abitazione era stata collocata una trappola per catturare uccelli costituita da tre panioni, ovvero aste di legno cosparse di vischio, da una gabbietta con un volatile abitualmente utilizzato come richiamo e da due gabbie dotate di meccanismo di chiusura a scatto per intrappolare gli uccelli. Il bracconiere ha cercato di nascondersi dietro un cespuglio ma gli agenti lo hanno fermato e perquisito.
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