Sorpresi al parco mentre rubavano dalle auto in sosta

MARTELLAGO. Si sapeva che al Parco Laghetti c’era qualcuno che rubava nelle auto in parcheggio. Lo sapevano bene pure i carabinieri di Martellago, che si sono finti normali ciclisti per acciuffarli....

MARTELLAGO. Si sapeva che al Parco Laghetti c’era qualcuno che rubava nelle auto in parcheggio. Lo sapevano bene pure i carabinieri di Martellago, che si sono finti normali ciclisti per acciuffarli. I loro sforzi sono stati premiati nei giorni scorsi, quando sono riusciti a mettere le manette ai polsi di Luca Braijdic, 54 anni, e Sabrina Baffa, di 50. Sono due nomadi di etnia Sinti e ora si trovano agli arresti domiciliari nella loro casa di Favaro in attesa del processo per direttissima. L’accusa è furto e ricettazione in concorso.

Dei furti nel polmone verde del Comune si parlava da un pezzo; affollato dagli amanti della corsa, delle passeggiate e della bicicletta, c’è anche chi arriva al parco con la macchina e la parcheggia entrando da via Fornace per poi addentrarsi tra i sentieri. Non di rado, molti di loro al rientro si trovavano portiere forzate o finestrini rotti. I militari dell’Arma hanno iniziato a indagare e, anziché fare i consueti controlli, anche in borghese, si sono travestiti da ciclisti. Sono riusciti a prendere la coppia con le mani nel sacco. Mentre gli inquirenti stavano facendo il loro per giro in un sentiero secondario, nel parcheggio arrivava un’utilitaria che si metteva a fianco a una Fiat Punto. Dalla prima scendeva un uomo, dal lato della guida, che si dirigeva proprio verso la vettura presa di mira, mentre la donna faceva da “palo”. Il ladro ha aperto la serratura posteriore della Punto, non sapendo che a pochi metri c’era chi lo osservava. I due, quando si sono visti scoperti, non sapevano di trovarsi di fronte all’Arma e hanno iniziato a baciarsi in modo passionale cercando di non destare sospetti. L’uomo ha persino gettato a terra una grossa forbice professionale e la borsa appena rubata, convinto di non essere scoperto. I ciclisti si sono avvicinati e si sono “presentati”. Dalle indagini i militari hanno trovato altra refurtiva rubata con la stessa tecnica e sospettano che i due facciano parte di una cellula organizzata per i furti in auto. La proprietaria della Fiat Punto è stata rintracciata e le è stata restituita la borsetta. (a.rag.)

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