Sorprendono i ladri in casa, scoppia la rissa

Padre e figlio sentono suonare l’allarme, si precipitano in salotto dove vengono aggrediti da due banditi

CA’ SAVIO “Andate via, andate via!”. Lo hanno urlato ai proprietari due predoni sorpresi a volto scoperto durante una razzia in due appartamenti di Ca’ Savio, prima di aprirsi la strada a spintoni e manate per poi dileguarsi. Un furto di gioielli e orologi per alcune centinaia di euro, si è così trasformato in rapina, dando luogo a una scena paradossale degna di un film dei più deliranti del regista Quentin Tarantino, avvenuta però alle 17.30 di sabato scorso nel pieno centro cittadino della frazione principale di Cavallino-Treporti.

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Suona l’allarme in una abitazione di un complesso di tre alloggi che appartengono a una nota famiglia del litorale. Messi in allerta, il padre di 63 anni e il figlio poco più che trentenne, che in quel momento si trovavano assieme in una delle tre abitazioni, si precipitano nell’appartamento dove era scattato l’allarme, da dove era assente la proprietaria, figlia del 63enne.

Appena entrano scoprono un ladro nel bel mezzo del furto mentre rovista indisturbato dopo aver messo sotto sopra tutta la casa. Ne nasce uno scontro fra il predone, che tenta di scappare, e il trentenne che difende la proprietà sua e della sua famiglia, una scena concitata fra urla e spintoni. Il tutto mentre dall’altro appartamento, di proprietà del padre, sbuca un secondo ladro richiamato dal trambusto che arriva in supporto del primo.

Pare un incubo, ma è tutto vero, banditi giovani e spregiudicati, forse stranieri dell’Est Europa, dall’età apparente fra i 25 e i 30 anni, con cappucci ma a volto scoperto. I ladri sono alle strette, ma per nulla intimoriti, anzi tentano l’eccesso come diversivo. Urlano “andate via, andate via”, fanno capire che in caso contrario finisce male, si difendono l’un l’altro, venendo alle mani se necessario a suon di spintoni. Appena scorgono un momento d’incertezza dei proprietari che, nonostante la resistenza, rimangono comunque spiazzati dalla loro reazione, ne approfittano e si dileguano all’impazzata con l’aiuto di un terzo che li attendeva poco distante su una potente auto.

Una ritirata fulminea da parte dei banditi che non hanno tentennato neppure un istante, nonostante fossero ormai stati scoperti con il rischio di venire trattenuti dopo essere stati colti con le mani nel sacco. A un successivo controllo da parte dei proprietari nei due appartamenti messi a soqquadro da cima a fondo sono spariti anelli, collane e orologi di famiglia. «Soprattutto nulla è rimasto al suo posto», raccontano i malcapitati proprietari, «i quadri staccati dalle pareti, i mobili ed i cassetti svuotati per terra, tutto rovesciato. Cercavano i gioielli di casa».

Ai proprietari non è rimasto che denunciare l’accaduto ieri mattina alla stazione dei carabinieri di Cavallino-Treporti. I militari ora indagano mettendo a confronto altri furti che presentano analogie avvenuti in questi giorni a Jesolo e nel Sandonatese. Non è la prima volta che i predoni sul litorale si imbattono nei padroni di casa e ne nasce uno scontro, in un caso un proprietario lo scorso anno era stato preso a bastonate sulle gambe. Ora fra i residenti di Cavallino-Treporti il controllo del vicinato è nella massima allerta perché si temono scorrerie nei prossimi giorni che si intensificano solitamente con l’approssimarsi delle festività natalizie. 

 Un furto anche a Cortellazzo: i ladri sono entrati domenica notte nell’abitazione in via Amba Alagi della famiglia di ristoratori Bettio che gestisce i ristoranti la Taverna, a Cortellazzo, e il Ponte de Fero a Jesolo Paese. Due locali molto conosciuti, soprattutto per la cucina a base di pesce e le serate enogastronomiche con molti convitati e appassionati di cucina.

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I malviventi sono penetrati di notte, quando nessuno era in casa, attraverso una finestra che hanno abilmente scassinato. Sono arrivati alla cassaforte che hanno aperto tagliando e perforando la lamiera, probabilmente con un trapano. Hanno quindi rubato oro e gioielli, più dei soldi in contanti, e si sono dileguati. Il bottino non è ancora stato quantificato, ma ammonta a diverse migliaia di euro. I proprietari, una volta scoperto il furto, hanno potuto solo presentare denuncia ai carabinieri di San Donà e Jesolo che hanno avviato le indagini sul posto per cercare qualche particolare che possa essere utile nelle ricerche dei ladri. Nei giorni scorsi ci sono stati anche altri furti tra Pineta e lido.

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