Sorpasso e schianto frontale muore un ventenne, tre feriti
QUARTO D’ALTINO. Una manovra di sorpasso sulla Portegrandi-Caposile è costata la vita a Giuseppe Mannuca, 20enne di Favaro, residente in via Monte Abetone 20. Era al volante della sua Lancia K, ieri pomeriggio verso le 16, in compagnia di un'amica, la coetanea Arianna Serena, di Mestre. Nell’auto anche il cane di razza corsa della ragazza, di nome Darco, spirato pure lui nel tragico schianto. Si stavano dirigendo verso il litorale, probabilmente per fare una passeggiata al sole, far correre il cane e trascorrere un bel pomeriggio assieme.
La Lancia K era in località Trezze, a Portegrandi, quando Mannuca, istruttore di nuoto a Mestre, avrebbe iniziato una manovra di sorpasso sulla provinciale 43 in direzione Caposile. Avrebbe superato un semirimorchio che trasportava bibite e succhi di frutta e procedeva verso il litorale. L'autotrasportatore di Caorle ha visto la manovra dallo specchietto retrovisore. Dalla direzione opposta, è arrivata una Bmw station con a bordo una coppia di Trento, i trentacinquenni Alessandro Duca, e la ragazza, Chiara Franco, che tornavano dal Jesolo dopo un breve soggiorno. Sembra che la Lancia K non sia riuscita a rientrare. Il mezzo pesante ha cercato di accostare il più possibile fino a toccare il guard rail. Ma la Lancia ha colpito la Bmw frontalmente, carambolando in centro strada e cozzando anche contro il camion per concludere la corsa contro il guardrail lungo la corsia opposta. Uno scontro tremendo agli occhi dei primi testimoni sulle auto in arrivo.
Mannuca non è spirato subito, soccorso da alcuni automobilisti che solo pochi secondi dopo sarebbero stati coinvolti nell'incidente, e si sono fermati poco prima del punto di impatto tra i tre veicoli. Il ragazzo è morto poco dopo, quando è arrivata l'autoambulanza del 118 il suo cuore ha cessato di battere nonostante i disperati tentativi di salvarlo da parte dei sanitari. Con lui è morto anche il cane, di neanche un anno, per i colpi subìti nel tremendo impatto.
L'amica Arianna, seduta di fianco a lui, ha subìto solo lievi ferite e dei tagli, a parte lo choc tremendo. La coppia di Trento è rimasta quasi illesa, salvo qualche escoriazione e tanta paura, ma è ricorsa alle cure mediche per precauzione. Illeso l'autotrasportatore di Caorle che ha visto tutta la scena e ha cercato di lasciare lo spazio che però non è stato sufficiente per evitare l'impatto tra le due auto. Sul posto, i sanitari del 118, anche con l'elisoccorso che poi è ripartito, quindi i vigili del fuoco di San Donà e di Mestre e i carabinieri di San Donà per i rilievi. La polizia municipale di Musile è arrivata sul posto a supporto per il controllo del traffico, deviato lungo una delle strade laterali sulla provinciale che è rimasta chiusa fino a circa le 20, in attesa del nullaosta per la rimozione della salma, quindi la pulizia e messa in sicurezza della strada che solo in tarda serata è stata riaperta al traffico.
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