Sorpassa e si incastra sul tram, traffico in tilt: rischia una denuncia per blocco di servizio pubblico
VENEZIA. Actv sta valutando con i propri legali se denunciare per interruzione di pubblico servizio - un reato penale piuttosto grave - la signora che mercoledì pomeriggio, con una manovra spericolata, ha mandato in tilt per tre ore l'intera viabilità tra Venezia e Mestre, isolando la città storica, raggiungibile solo via treno.
Tre ore di autentica passione ieri dalle 16.30 per un incidente tra una autovettura e un tram sulla rampa Santa Chiara all’uscita di piazzale Roma. Tutta colpa di una manovra, azzardata è dire poco, di una automobilista mestrina che ha tentato un impossibile sorpasso del tram ed è finita con la vettura in bilico con due ruote sul guard rail di cemento centrale, sfondando con l’altro lato la fiancata del mezzo pubblico e incastrandosi in precaria posizione dopo aver mandato in frantumi i vetri della carrozza. Alla polizia locale, arrivata per i rilievi, la donna avrebbe fatto mettere a verbale di aver fatto confusione con le indicazioni date da un vigile all’uscita da piazzale Roma che la invitava ad accelerare. La signora si sarebbe convinta di tentare un impossibile sorpasso del tram che viaggiava in direzione di Mestre sulla destra. Ma in quel punto la corsia si restringe e l’impatto è stato inevitabile. Ora per la donna arriverà una pesante contravvenzione per la mancata precedenza all’origine dell’incidente.
Per fortuna non si sono registrati feriti ma la carrozza del tram ha subito pesanti danni e il conto per l’assicurazione sarà salato. E pesanti sono stati i disagi per i pendolari del trasporto pubblico visto che la situazione è tornata alla normalità solo verso le 20. Durante l’intervento dei vigili del fuoco per liberare la donna, rimasta incastrata nell’auto tra il tram e new jersey, è stata sospesa l’erogazione di energia elettrica che alimenta la tramvia, bloccando anche un mezzo sul cavalcavia di San Giuliano diretto a Venezia. Actv ha cercato di limitare il caos: gli autobus sono stati dirottati alla Marittima e il People mover è stato aperto a tutti gratis per liberare piazzale Roma e spostare le partenze dalla Marittima verso la terraferma. Ispettori sono stati inviati a piazzale Roma ad informare l’utenza. Altri autobus sono stati fermati sul sedime dell’Autorità portuale per fare manovra di inversione. A mettersi di mezzo è stata anche la sfortuna, perché nelle tre ore di caos sul ponte si sono verificati altri due incidenti: una autovettura in panne e una automobile con un principio di incendio che hanno intralciato la già precaria situazione. Solo verso le 20, dicevamo, la circolazione è tornata alla normalità.
Nelle tre ore di blocco c’è chi ha preso il treno (come suggerito via social dall’azienda di trasporto), chi ha atteso, tra il rassegnato e l’arrabbiato, e chi si è incamminato a piedi sul ponte. E c’è chi ha chiamato in redazione sollecitando l’attivazione di collegamenti di emergenza acquei da Venezia alla terraferma, utilizzando San Giuliano. Dall’azienda di trasporto spiegano di averci pensato, ma per attivare un servizio simile ci volevano 40 minuti almeno, ci hanno spiegato: lo stesso tempo necessario per deviare i bus sulla Marittima all’uscita del People mover. —
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