Soprintendenza e Beni Culturali «No al raddoppio del San Marco»

I gestori del garage ricorrono al Tar contro la decisione che giudica incompatibile l’intervento Già sottoscritto un preliminare con Veritas che cedeva il terreno necessario per 8 milioni di euro
Di Enrico Tantucci
Agostini Interpress Venezia, 01.10.2010.- Ingresso Garage San Marco a Piazzale Roma.-
Agostini Interpress Venezia, 01.10.2010.- Ingresso Garage San Marco a Piazzale Roma.-

Stop al raddoppio di Garage San Marco da parte del Ministero dei Beni culturali e dalla Soprintendenza veneziana che giudicano l’ampliamento di 500 posti dell’autorimessa sui terreni di proprietà di Veritas e messi in vendita alla società privata proprietaria dell’autorimessa di Piazzale Roma, incompatibile con il mantenimento dei manufatti storici presenti nell’area compresa la Torre piezometrica di Sant’Andrea, giudicata pericolante.

Ma la Garage San Marco srl non ci sta ed ha già presentato ricorso al Tar contro Soprintendenza e Ministero dei Beni culturali giudicando illegittimo e contraddittorio il divieto a costruire, dopo che la stessa Soprintendenza aveva tolto il vincolo sulla Torre della fine dell’Ottocento per consentirne l’abbattimento. Un progetto di cui si parla da anni nell'area alle spalle dell'autorimessa comunale di Piazzale Roma (che sovrasta con la sua altezza), ora occupata da Veritas.

L'abbattimento della torre diventava strategico per la società proprietaria del San Marco, per costruire un nuovo pezzo di autorimessa a fianco dell'attuale, alta nove piani, per poter ospitare qualche centinaio di posti auto in più. Il progetto era già in fase avanzata di realizzazione, dopo l'accordo intervenuto con Veritas, proprietaria dell'area di Sant'Andrea attigua al garage. Veritas ha già sottoscritto un preliminare di vendita del terreno alla società del San Marco e contava di guadagnare dall'operazione 8 milioni di euro.

Nell'accordo sottoscritto tra i vertici della società del garage e l'amministratore delegato di Veritas Andrea Razzini è previsto anche che il piano terra del nuovo edificio rimanga di proprietà dell'azienda comunale. Un piano del nuovo parcheggio coperto sarà riservato al Comune, un altro piano alle auto di giudici e dipendenti del Tribunale.

L'edificazione del nuovo garage doveva servire anche per il parcheggio di impiegati della Procura e magistrati che così potranno lasciare l'auto a pochi metri dai nuovi uffici. Ma ora tutto si ferma, anche se il Comitato tecnico per il Paesaggio dei Beni Culturali che ha detto il no su cui poi si è uniformato il parere della soprintendente veneziana Emanuela Carpani, non esclude un via libera a un progetto meno invasivo e con precise prescrizioni. Per il Comitato inoltre non basta che la Torre sia pericolante a giustificare il suo abbattimento, al contrario la tutela dovrebbe aumentare per metterla in sicurezza. Il nuovo garage sarebbe inoltre eccessivamente vicino anche alle strutture storiche del Cisternone dell’acqua, minacciandolo. Per il San Marco invece l’area è già degradata e la nuova autorimessa la migliorerebbe.

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