Sopralluogo Arpav alla Mestrinaro L’inchiesta continua
ZERO BRANCO. Dopo il blitz dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico, giovedì scorso, ieri alla Mestrinaro c'è stato il sopralluogo dei tecnici di Arpav e Provincia. Bocche cucite sugli accertamenti e sul possibile legame con la maxi inchiesta sui rifiuti pericolosi che vede indagati tra gli altri Lino e Sandro Mario Mestrinaro. Intanto l'attività dell'azienda prosegue, anche se i sindacati sono allerta per le possibili ripercussioni sui lavoratori. Per questo i rappresentanti della Filca- Cisl e della Feneal-Uil hanno chiesto un incontro con la proprietà. «Il protrarsi di situazioni dubbie può alimentare le preoccupazioni delle banche e dei committenti e quindi compromettere il lavoro», avverte Valerio Franceschini, segretario regionale della Feneal-Uil, «Le accuse della magistratura sono gravissime. È quindi necessario fare chiarezza per dare certezze dal punto di vista occupazionale. È chiaro che se l'azienda non può completare il ciclo produttivo, potrebbe non essere più competitiva».
Di qui l'impegno delle forze sindacali: «Faremo di tutto per salvare i posti di lavoro». Al momento la cassa integrazione straordinaria è aperta per un massimo di venti dipendenti. Il sindacato attende di conoscere le prossime decisioni dell'azienda per poi muoversi di conseguenza, anche con l'eventuale possibile estensione dell'ammortizzatore sociale. Intanto i cittadini della Bertoneria si domandano cosa ne sarà dell'autorizzazione al nuovo impianto su cui a breve dovrebbe pronunciarsi la giunta regionale. «Vogliono fare finta di niente anche questa volta?», è la domanda che dalla gente riecheggia attraverso il blog della lista civica Feston.
Rubina Bon
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