«Sono stato io a scoprire quella discarica abusiva»

San Donà. L’ex ufficiale Marco Pasetto, licenziato dalla Polizia municipale «I miei problemi sono iniziati perché indagavo sul sito d’inerti sulla Triestina»
Di Giovanni Cagnassi
Marco Pasetto fot x Colucci
Marco Pasetto fot x Colucci

Discariche abusive, la grande denuncia dell’ex ufficiale Marco Pasetto. È stato vice comandante della polizia municipale, capo servizio e responsabile della polizia amministrativa di San Donà poi licenziato, per sette volte, e a casa ormai dal 2012. Ma i suoi problemi sono iniziati proprio con la segnalazione della discarica di inerti nella zona commerciale sulla Triestina, scoperta in questi giorni dai vigili con grande scandalo. Ora Pasetto si sfoga: «Io fatto fuori perché indagavo troppo in questo campo».

Era stato lui per primo, ora ricorda, a segnalare quella discarica sospetta di inerti, emersa nell’ambito dei lavori di ampliamento a fianco della Ss 14, ora oggetto di indagine da parte del comando della polizia locale. «Nell’ambito di quelle indagini», dice Pasetto, «emerse un’altra discarica abusiva alla destra del Piave. Ed eravamo risaliti ai responsabili, con sequestro di terreni, segnalazioni alla Procura e tutto il resto. Ma di questo non ho saputo più niente. Era il 2003 e cambiò amministrazione, guarda caso io ho iniziato a essere colpito da ripetute sanzioni, almeno una quarantina, fino al licenziamento definitivo. Dalle mie indagini posso dire che in questo territorio ci sono probabilmente una decina di altre discariche abusive, con inerti, amianto e quant’altro. Ognuno faceva ciò che voleva nei propri terreni. Se le cose sono rimaste così non so cosa potrebbe essere accaduto ancora. Io sono stato esautorato e messo nelle condizioni di non poter lavorare».

Nei giorni scorsi anche un ex sindaco, Gianfranco Marcon, ambientalista convinto, ha detto che nelle campagne ci sono altre sospette discariche abusive già da lui segnalate. L’attuale sindaco, Andrea Cereser, parla di nuova cultura dell’ambiente e lavora perché mai nel Basso Piave si possa ripetere una “Terra dei Fuochi”.

«C’è oggi una nuova cultura dell’ambiente», dice Cereser che non si esprime sulla denuncia pubblica di Pasetto, «in questi anni certe situazioni e atteggiamenti sarebbero impensabili anche perché i controlli sono serrati e lo dimostrano le ultime operazioni della nostra polizia locale sempre molto attenta. Non possiamo purtroppo stupirci di certi ritrovamenti ora oggetto di accurate indagini, anche perché in questo territorio si è costruito molto, senza criterio, con velocità estrema, e magari più di qualcuno si è liberato dei rifiuti senza pensarci troppo».

Al momento non ci sono segnalazioni o allarmi ambientali, anche se di recente Federcaccia ha segnalato golene invase dai rifiuti, pneumatici, resti di motori, bidoni di vernici e plastiche.

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