«Sono stato io a derubarvi, scusatemi»

Un 25enne si è presentato all’Admiral Club dopo il colpo del giorno precedente. «Ho un sacco di debiti», ha detto agli agenti
SCATTOLIN MESTRE 28/08/2007 Parco di San Giuliano volanti polizia..© Bertolin M.
SCATTOLIN MESTRE 28/08/2007 Parco di San Giuliano volanti polizia..© Bertolin M.

«Sono stato io a derubarvi, scusatemi». La scena è di quelle che rischiano di restare negli annali della cronaca nera. Perché non capita spesso che il malvivente di turno si penta.

È capitato invece venerdì sera a Mestre. Sono rimasti di sasso i titolari dell'Admiral club di via Ca’ Rossa, a Mestre, quando venerdì sera hanno visto entrare nel locale un ragazzo corpulento dai toni impacciati: lo stesso giovane che il giorno prima era entrato nella sala scommesse con tutt'altro tono, impossessandosi dalla cassa contenente circa duemila euro, sotto gli occhi atterriti della commessa che ha poi dato l’allarme alla sala operativa della Questura di Venezia.

Il ladro è tornato per chiedere scusa e restituire la metà del bottino: ai poliziotti - subito chiamati dai titolari del locale - ha raccontato di essere in difficoltà economiche a causa di un debito e di aver perso la testa poi ha chiesto ripetutamente di essere perdonato per quel gesto. Si tratta di un giovane di 25 anni, di origini napoletane, residente a Mestre, e padre di un bambino piccolo.

Colto da rimorsi è rimasto un giorno a porsi domande su quel gesto, poi ha scelto di andare a costituirsi e riportare poco più di metà di quanto rubato. Forse il timore di essere scoperto ed essere arrestato dalla polizia, che stava indagando sul colpo alla sala giochi di Mestre, ha fatto il resto. Meglio confessare e liberarsi di quel peso al più presto. E così l’uomo si è presentato per restituire parte del maltolto e confessare. Un racconto ripetuto agli ispettori della pattuglia della Sezione Volanti arrivati subito per verificare quella vicenda che pareva una assurdità e che hanno finito con il denunciare l’uomo per furto aggravato.

Giovedì sera attorno alle 20 l’uomo era entrato nella sala scommesse, indossando un vistoso giubbotto arancione, chiedendo con toni bruschi il danaro. Non era armato e non ha usato violenza contro la commessa ma ha forzato la porta a vetri della cassa ed è entrato arraffando il denaro, circa 2 mila euro. Poi la fuga indisturbata a piedi. Il giorno dopo, venerdì verso l’ora di pranzo, si è verificata invece la rapina alla filiale Unicredit tra viale Garibaldi e via Fradeletto e all’inizio qualcuno ha temuto che fosse sempre lo stesso bandito in azione. Ma la descrizione del bandito dell’Unicredit alla fine è risultata diversa. Venerdì sera la svolta con quella confessione inattesa che ha permesso alle forze dell’ordine di dare un nome al ladro dell’Admiral: dopo le scuse e la restituzione di parte del denaro, l'uomo è stato denunciato per furto aggravato. Non è scattata l'accusa di rapina, perché non ha usato violenza.

Mitia Chiarin

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