Sono oltre 2.500 i dipendenti
Aumentati i primari e i vice, gli interventi chirurgici segnano un più 17%
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - VEDUTE DEL NUOVO INMGRESSO DELL'OSPEDALE
SAN DONÀ. L’Usl 4 è la più grande azienda del Veneto Orientale, sia considerando il settore pubblico sia quello privato, con i suoi 2.500 dipendenti e un bacino di 230 mila residenti tra Sandonatese, Portugruarese e litorale che dal 2018 comprenderà anche il territorio di Cavallino Treporti, storicamente sotto Venezia e ora entrato nell’Usl 4.
Il Veneto Orientale è del resto un’area con una sua identità che si sta rafforzando progressivamente nel momento in cui si affievolisce l’opposizione tra San Donà e Portogruaro che tanto ha frenato lo sviluppo. I primari nell’Usl 4 sono passati da 45 a 51, i vice primari da 63 a 66. Aumentano gli interventi chirurgici nel 2017 con un significativo più 17 per cento.
Questo vuole dire maggiore fiducia nella sanità del territorio e minori fughe verso altri ospedali e altre aziende sanitarie venete o friulane. E la cartina di tornasole è la crescente partecipazione a tutti i concorsi indetti per i medici che vogliono venire a lavorare nei nostri ospedali. Gli accessi a domicilio sono saliti a 10.000, confermando anche una crescita dei servizi sul territorio. Il Cot, centro operativo territoriale, ha raggiunto 4 mila persone. Malati, anziani, fine vita, sono parte integrante dell’offerta di servizi dell’azienda. E sono arrivate anche risorse, grazie all’aumento delle quote capitarie che passano da 1.500 euro e 1.585, dopo anni di paralisi, mentre l’Usl ha ricevuto 1 milione e mezzo per il fondo agli anziani. Sono investimenti che potranno essere fissati sul territorio potenziando le strutture in modo importante.
(g. ca.)
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