Sonia Bergamasco, la madrina di madreperla di Venezia73
VENEZIA. Eterea, magrissima, gentile, entusiatsa, solidale, vestita Armani blusa rossa e pantaloni grigio fumo Sonia Bergamasco è sbarcata al Lido di Venezia: è lei la madrina di questa Mostra del Cinema edizione 73, che mercoledì 31 inaugurerà per una serata all'insegna della celebrazione che si conviene al cinema internazionale, ma anche della sobrietà dovuta alla tragedia del terremoto.
"Voglio restare a Venezia tuti i 10 giorni e vedere tutti i film che posso, iniziando da tutti film italiani", dice l'attrice volto tra i più noti del teatro, del cinema, della televisione italiani, mentre si racconta ai giornalisti con voce sussurrata, ma disponibile, facendosi aria con un grande ventaglio di pizzo. L'umidità di Venezia ha colpito.
"Avevo sentito una vocina che mi sarebbe arrivata una chiamata dal direttore della Mostra Barbera", racconta, "che, infatti, è arrivata: sapevo cosa avrei risposto - naturalmente sì - ma sono rimasta comunque molto sorpresa, era l'ultima cosa a cui pensavo fare: la madrina della Mostra di Venezia. E' una grande gioia da attrice vivere l'incontro con il cinema in questo modo, da dentro. Le scelte degli anni precedenti erano state diverse e sono stata felicemente sorpresa che abbiano scelto me".
Del cinema dice che le piace tutto, "sono curiosa, molto contenta che si parla con il musical "La La Land"", aggiunge, "l'unica cosa che non posso affrontare sono gli horror: sono troppo fifacchiona, poi la realtà supera l'orrore e già dobbiamo affrontare questa".
L'orrore del terremoto e la grande forza della reazione delle gente delle Marche: "Avevo preparato un breve discorso sul cinema che ho cambiato perché è giusto essere vicini alle persone che stanno soffrendo per questa grande tragedia nazionale che sta mettendo in mostra la forza di quelle persone e della solidarietà dell'Italia e anche dell'estero verso l'Italia"
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