Sonar dalla California per allontanare i piccioni da Piazza Indipendenza

A San Donà il Comune fa installare l’apparecchiatura dopo il fallimento dei falconieri. Ma fioccano le critiche sull’efficacia. Un allevatore: «Roba inbutile»

di Giovanni Cagnassi

SAN DONÀ. Sonar contro i piccioni in piazza Indipendenza. Ieri mattina, su incarico del Comune, la ditta Nardean di San Donà ha installato i nuovi apparati ultrasuoni, che arrivano dalla California, per allontanare i piccioni dalla piazza Indipendenza spesso assediata. Emettono segnali particolari, che imitano i predatori rapaci, quali falchi o poiane, e ultrasuoni che disturbano i piccioni, ma non, si spera, l'uomo. La soluzione parrebbe essere stata finalmente trovata, anche se ci sono dei dubbi e delle resistenze.

Un noto amministratore condominiale, Paolo Sclano, ha già denunciato che il sistema dei sonar non ha funzionato in condomini in cui è stato sperimentato. Lo stesso ha segnalato come attualmente molti piccioni si siano spostati nella frazione di Mussetta, vicino al parco e ai nuovi piani norma, dove fioccano le proteste dei residenti. L'allevatore Albano Mattiuzzo, invece, dall'alto della sua vasta esperienza negli allevamenti dei volatili commestibili, ha evidenziato che spesso questi sistemi non sono efficaci e che al momento i piccioni sono assenti, ma solo perchè si trovano altrove a nidificare, nei campi o in altri luoghi lontani dal centro cittadini.

Insomma, torneranno presto a formare nuovi nidi e a planare posandosi sui cornicioni. Dopo il tentativo con i falconieri, piuttosto costoso, adesso l'amministrazione comunale ha scelto un altro sistema. Dalla California ora arriva la nuova speranza per allontanare i piccioni, con una sperimentazione che potrebbe davvero far discutere se funzionerà o meno. Ieri mattina presto, Alessandro Nardean dell'omonima ditta ha provveduto all'installazione, confidano possa essere stato individuato un sistema realmente efficace che ha funzionato in molte città degli Usa. Sempre nei giorni scorsi, Erika Azzara, veterinario e candidata alle elezioni con il Pd, ha invocato un incontro tra Comune e massimi esperti del settore per affrontare il problema senza andare più a tentoni. I piccioni sono divenuti un elemento di degrado per la piazza. Con il guano imbrattano la pavimentazione, già molto delicata, in costoso cotto veneziano creando danni permanenti e richiedendo una costante manutenzione e pulizia da parte del personale del Comune. Ecco perché il sindaco e la giunta si sono impegnati a trovare una soluzione, dopo che per la piazza sono già stati spesi molti soldi, alimentando polemiche che sono state uno dei cavalli di battaglia dell'opposizione.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia