«Solo Zaia difende Alles» Pronta la mobilitazione
MARGHERA. Il presidente Flavio Dal Corso richiama l’attenzione delle istituzioni e dei candidati in lizza per il Comune e la Regione, contro il tentativo di Alles spa (del gruppo Mantovani) di realizzare il suo progetto di revamping del suo impianto di trattamento di rifiuti pericolosi, autorizzato dalla Giunta regionale che però, poi, si è vista bocciare il suo via libera al revamping dal Tar.
«La Municipalità di Marghera», ha dichiarato ieri Dal Corso, «è pronta a mobilitare i cittadini, come ha già fatto, contro coloro che continuano a trattare Porto Marghera come il posto dove smaltire e stoccare di tutto e di più, con livelli di concentrazione assolutamente inaccettabili e in assoluto spregio alla difesa della salute degli abitanti e dell'ambiente».
Dopo la sentenza del Tar del Veneto che lo scorso 10 luglio ha annullato la delibera regionale di autorizzazione al revamping di Alles - su ricorso presentato dal Comune di Venezia - la stessa Alles ha presentato ricorso in secondo grado al Consiglio di Stato che ne discuterà il merito il 24 marzo a Roma. La Giunta Regionale di Luca Zaia aveva approvato il revamping di Alles, malgrado il no della Municipalità di Marghera, del consiglio comunale di Venezia, di Mira e di quello provinciale. «Neanche una mozione votata all'unanimità dal Consiglio Regionale del Veneto», ricorda Dal Corso, «che impegnava la Giunta Regionale a revocare la delibera su Alles, aveva fatto annullare gli effetti e la validità dell'autorizzazione data da Zaia che continua tuttora a difendere in ogni grado di giudizio la sua delibera di autorizzazione, contrariamente a quanto detto dall'assessore all'ambiente Maurizio Conte che in un incontro con la Municipalità di Marghera addirittura si era augurato la bocciatura da parte degli organi giudiziari e l'intenzione di cambiare completamente la commissione regionale per la Valutazione dell’Impatto ambientale».
Secondo il presidente della Municipalità «il ricorso di Alles contro la bocciatura del Tar, spalleggiato dalla Giunta Zaia, vuole fare di Porto Marghera un polo d’attrazione per tutte le attività pericolose e inquinanti, come il trattamento e lo smaltimento di rifiuti civili e industriali, speciali, pericolosi e tossico-nocivi d a tutto il Veneto e oltre. Ma per noi Porto Marghera deve rimanere un’area produttiva e industriale e non ridiventare, come alcuni decenni fa, il posto dove smaltire e stoccare di tutto e di più, con livelli di concentrazione inaccettabili e in assoluto spregio alla difesa della salute degli abitanti e dell'ambiente». (g.fav.)
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