«Solo Cereser ha un programma»

Elezioni a San Donà. Il vicesindaco Trevisiol pensa a tornare in campo: potrei essere decisivo

SAN DONÀ. È rimasto in panchina, per il momento, ma si sa che a volta il giocatore che entra all’ultimo minuto cambia il risultato della partita. La grande incognita di queste elezioni amministrative a San Donà è il vice sindaco, Luigi Trevisiol. Molti ancora si chiedono che cosa voglia fare nonostante in questa campagna elettorale sia rimasto in disparte a osservare scontri e accordi. Un ruolo che non gli si addice dopo tanto attivismo, che ha messo in difficoltà anche la maggioranza per il suo presenzialismo. Eppure c’è chi sostiene stia ancora tramando qualcosa e alla fine la sua decisione sarà fondamentale, anche perché Trevisiol ha un suo bacino di voti e tanti sostenitori che lo seguono. Era entrato in Consiglio comunale cinque anni fa con la lista Scegli Civica con Cereser, salvo poi rompere con Oliviero Leo, estromesso dalla giunta, per diventare vice sindaco restando a fianco di Andrea Cereser. In questo ultimo anno i suoi rapporti in seno alla maggioranza si sono incrinati e poi raffreddati del tutto con un Pd che non lo ha mai approvato, sopportandolo a fatica solo per i buoni rapporti che ha mantenuto con il sindaco Cereser.

Vice sindaco cosa intende fare? «Ho sempre detto che sono in panchina, ma è chiaro che le cose possono sempre cambiare come in una partita di calcio e chi è in panchina entra in campo magari per condizionare il risultato definitivo».

Con questa maggioranza? «Il mio rapporto con il Partito Democratico si è rotto da tempo e non si torna indietro. Ho sempre pensato che ci vuole più società e meno mercato e per questo sono andato in contrasto con alcuni elementi del Pd e della giunta».

E adesso cosa sta facendo? «Guardo ad esempio con interesse anche ad altre formazioni e gruppo, come la candidata Francesca Pilla, anche se devo dire che ci sono molti elementi che sono scesi in campo per lei i quali hanno dimostrato molta incoerenza, facendo un salto enorme da una sponda all’altra e questo non va bene. Quindi sono anche critico. Voglio in ogni caso capire bene se la dottoressa Pilla sa ragionare con la sua testa e se è davvero autonoma».

E cosa pensa dei suoi ex alleati in Scegli Civica che correranno con Leo sindaco? «Di Leo e Babbo non voglio più neppure parlare».

Allora chi salva in questa fase della campagna elettorale? «Devo dire che ancora oggi l’unico che sta lavorando bene e sulla base di un programma per la città è il sindaco Cereser e qui mi fermo».

C’è ancora unpo’ di tempo per decidere e Trevisiol sicuramente riserverà qualche sorpresa nella campagna elettorale più strana e combattuta di sempre nel Basso Piave, dove i colpi di scena sono solo iniziati e la tensione è subito stata alle stelle quando lo scorso agosto il vice governatore del Veneto Gianluca Forcolin ha forzato sulla candidatura di Francesca Pilla, scatenando una caos e successivamente la divisione nel centrodestra.

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