Solidarietà a Kobane, tensione alle Zattere

“Assedio” al consolato turco: attivisti dei centri sociali bloccati dalla polizia in assetto antisommossa. Sparati fumogeni
Di Vera Mantengoli

Momenti di tensione alle Zattere tra polizia e attivisti dei centri sociali veneti. In 150 hanno manifestato la loro solidarietà a Kobane, città assediata dall’Isis, con tanto di razzi segnaletici sparati in aria, fumogeni finiti in acqua e una bottiglia, lanciata oltre le teste delle forze dell'ordine. Muniti di tre grandi manifesti fungenti da scudi e raffiguranti i combattenti di Kobane, gli attivisti sono avanzati lungo le Zattere, partendo dalla Biblioteca e dirigendosi verso il consolato turco. All’altezza delle poste il contatto, con i due schieramenti che si sono fronteggiati per circa quindici minuti. Da un lato una novantina di poliziotti in tenuta antisommossa, dall’altro i manifestanti, in mezzo i due grandi cartelloni, colpiti da entrambi i blocchi. Dopo aver tentato più volte di spostare la polizia, i manifestanti hanno lentamente retrocesso, continuando a spiegare con il megafono le ragioni della protesta.

Tutto inizia alle 19.30 davanti alla Biblioteca delle Zattere. Al grido «Se la Turchia chiude il confine, noi chiudiamo il consolato» i manifestanti hanno dimostrato la loro solidarietà con Kobane, con il popolo curdo e con tutte le persone che disperatamente stanno fuggendo dalla cieca ferocia dell'Isis, senza poter trovare rifugio in Turchia che non vuole aprire le frontiere.Presenti i centri sociali veneziani Laboratorio Morion e Rivolta, ma anche altri provenienti dal veneto. «Erdogan sta aiutando l’Isis» ha detto il portavoce Tommaso Cacciari «e anche in Turchia ci sono tantissime manifestazione contro di lui. La resistenza curda è straordinaria e noi siamo qui per questo, perché vogliamo dare un segnale di vicinanza perché non si può rimanere indifferenti. La Turchia si schiera con l’Isis perché è più facile. I curdi stanno dimostrando invece di avere rispetto per tutte le religioni».

Tutti i dettagli nell’edizione in edicola e abbonamento web

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia