«Soldi spariti, bollette non pagate» È giallo sul possibile ammanco

Condòmini in processione con le ricevute per aiutare la nuova amministratrice a fare i conti C’è chi protesta: «Qualcuno pagava in nero». Altri gli danno ancora fiducia: «Magari sta male»
Di Marta Artico

C’è chi è arrabbiato, chi è già disperato al pensiero di dover sborsare denaro che non ha e chi, invece, ancora non se ne capacita. Ieri gli inquilini del condominio Ca’ Rossa dove dal 7 febbraio è sparito l’amministratore Antoine Valli, erano sotto choc. Hanno fatto la processione fuori dall’ufficio dove riceveva Beatrice Edel, la nuova amministratrice del grande stabile che conta 197 tra appartamenti, garage, negozi, per mostrare ricevute, fotocopie di pagamenti, pezzi di carta che possano certificare o quanto meno dimostrare che i soldi sono stati pagati, e quanti. Basterà? I condomini non ne sono convinti.

L’amministratore di Noventa Padovana, è irreperibile dal 7 febbraio: da quel giorno di lui non si sa più nulla. Non si è fatto trovare, non ha mai risposto ai solleciti, niente. Il consiglio dei condomini si è riunito ieri, con l’amministratrice in carica dal 20 febbraio, la sola che in questo momento sa qualche cosa di più, ma comprensibilmente non può parlare finché non avrà chiaro il quadro della situazione. Nello stabile, in questo momento, ci sono lavori in corso, la ditta sta terminando la tinteggiatura esterna e all’interno dei passaggi tra gli appartamenti, si sente l’odore della pittura fresca.

Il consiglio dei condòmini ha stabilito lo stanziamento di una cifra che verrà anticipata per far fronte alle spese correnti ed evitare che, per esempio, possa essere staccata la corrente al condominio in caso di insolvenze. Il commissariato, dove è stato presentato l’esposto di scomparsa, ha consigliato di andare a fondo e scoprire la cifra dell’ammanco. L’amministratrice sta facendo la conta delle spese, incontrando le ditte fornitrici dei vari lavori che sono stati eseguiti al condominio, quelli conclusi, come la chiusura mediante delle cancellate di tutto il perimetro del condominio, i nuovi videocitofoni, interni esterni, la dipintura. Oggi si saprà anche la data dell’assemblea condominiale, che potrebbe essere convocata il 14 marzo e svolgersi nella sala parrocchiale dei Servi di Maria.

«Quel giorno», ripete l’amministratrice «darò chiarificazioni». In quell’occasione gli inquilini sapranno se il conto in banca è stato prosciugato, se il condominio è in rosso e di quanto.

«Da quello che sappiamo», spiega un residente, «c’erano 60 mila euro solo di conto cassa che non ci sono più, una bolletta dell’acqua di 17 mila euro insoluta, 100 mila di dipintura. E poi si parla di ricevute di pagamenti postdatati, io pagavo tutto via banca, ma c’è chi saldava in contanti: in nero o con ricevuta?». La preoccupazione, è tanta. «Ho sempre pagato tutto, sono in regola con i conti», spiega Enzo De Grandis, «che mostra le sue ricevute, le carte, le stampate dei conti, i bollettini, le spese straordinarie di tinteggiatura». È convinto, però, che dovrà sborsare del denaro, perché la situazione, non è per nulla rosea. «Avevo fiducia in lui», racconta invece la signora Giuseppina Fabris, «lo conosco da tanti anni, da quando è arrivato qui, io sono una delle prime inquiline di questo condominio. Veniva a casa mia a prendere i soldi, era sempre disposto ad aiutarci, gli pagavo gli acconti. A dicembre l’ho chiamato, gli ho detto che dovevo pagare, mi ha detto che c’era tempo, che non mi preoccupassi, stessa cosa a inizio gennaio. Così alla fine ho mandato mia figlia a fare un bonifico». Prosegue: «Ha avuto problemi di salute, magari sta male, che rubi io non ci credo».

«I soldi, oramai», spiega un altro inquilino, «li abbiamo persi». Più di qualcuno si è già rivolto all’Adico, associazione dei consumatori: «La prossima settimana abbiamo già diversi appuntamenti con persone che ci hanno chiesto informazioni e indicazioni su come comportarsi. Noi siamo disponibili».

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