Soldi al figlio della Frezzato, delibera revocata
CAVARZERE. L’Associazione Cplus ha restituito il contributo di tremila euro e il Comune, dopo aver revocato la delibera di assegnazione, ha destinato quella somma a «iniziative nel settore agricolo», incrementando il relativo capitolo di spesa.
È arrivata, così, quasi all’epilogo, la vicenda Frezzato-Cplus, lo scandalo che ha colpito l’amministrazione comunale quando, lo scorso 19 dicembre, l’assessore Cinzia Frezzato (Pd), aveva espresso il suo voto determinante per concedere all’associazione, presieduta da suo figlio, Marco Longhin, quel contributo. Una palese violazione di legge, in quanto è vietato agli amministratori pubblici prendere parte a decisioni che riguardino i loro congiunti entro il quarto grado. L’opposizione aveva presentato una mozione per chiedere le dimissioni dell’assessore ma la maggioranza l’aveva respinta sostenendo che, con la restituzione del contributo, tutto si sarebbe sistemato. Ma nulla di ufficiale era ancora stato pubblicato all’albo pretorio. Ora (l’11 maggio) arriva la determina che incamera i tremila euro e ricostruisce gli eventi. La Cplus aveva annunciato l’intenzione di restituire il denaro (ma non viene spiegato perché) il 25 marzo, ma lo aveva fatto il 18 aprile, un giorno prima del consiglio comunale sulle dimissioni dell’assessore. La delibera di assegnazione del contributo (del 19 dicembre 2016) è stata revocata il 19 aprile, il giorno stesso del consiglio, ma non è ancora stata pubblicata all’albo pretorio.
Con questi atti, comunque, l’amministrazione comunale sana il danno erariale derivante dalla corresponsione di un contributo in maniera illegittima ma non l’aspetto penale della vicenda che rimane ancora in piedi. (d.deg.)
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