Soda caustica nel bicchiere paura per un ventunenne

Caorle. Il giovane si è accorto subito e non l’ha ingerita, evitando così il peggio L’episodio è accaduto in una pizzeria in centro. Le indagini dei carabinieri

CAORLE. Indagine dei carabinieri sul caso di avvelenamento verificatosi nella tarda serata di venerdì, attorno alle 23, in un locale di via del Branzin, in pieno centro a Caorle, gestito da una nota famiglia di pizzaioli. I militari, guidati dal maresciallo Francesco Lambiase, hanno stabilito che il liquido sospetto era stato versato da una precisa bottiglia nel bicchiere destinato a D.S.F., un giovane di 21 anni. Dentro la bottiglietta (in vetro) incriminata ci sarebbe stata soda caustica.

Il 21enne ha avuto la prontezza, fortunatamente, di sputare subito il contenuto del bicchiere. Dopo una fase iniziale di tensione, il 21enne si è recato al pronto soccorso di Portogruaro per una rapida visita che ha escluso lesioni all’esofago. D.S.F. se l’è cavata con piccole lesioni al cavo orale guaribili in 5 giorni. Si è trattato di un errore, forse una sbadataggine, che però poteva costare cara a e che non si dovrà più ripetere.

Le indagini riguardano anche la marca della bottiglietta. Da quest’anno la nota famiglia caorlotta specializzata nelle pizze, con un passato di esperienze in Germania e in altri paesi (lo stesso 21enne era emigrato per un periodo in Australia) ha preso in gestione, oltre allo storico locale di via Luigi Dal Moro, anche quello in via del Branzin, laterale che collega la stessa via Dal Moro a via Sant'Andrea, quasi in centro storico.

D.S.F. ha sollevato il bicchiere per bere, ma si è accorto subito che qualcosa non quadrava, tanto da sputarne il contenuto. Ha cominciato ad avvertire dolorosi bruciori alla gola. Alla scena hanno assistito sia lo zio che la madre del ragazzo. Alla pizzeria i carabinieri si sono presentati dopo che il medico di guardia al pronto soccorso di Portogruaro li aveva avvertiti. I carabinieri hanno acquisito la bottiglietta di acqua e quella di soda caustica versata per sbaglio.

Rosario Padovano

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