Società sportive, sopravvivenza a rischio

Chiesta ai presidenti la rinuncia ai contributi comunali già deliberati per il 2013 e mai arrivati: molti pensano a un ricorso

Via alla stagione sportiva 2014-2015 con l’incubo dei tagli e di non riuscire ad arrivare alla fine dei campionati. Situazione drammatica per decine di società sportive comunali che sbarcano il lunario anche grazie ai contributi del Comune. Che adesso il commissario intende tagliare, aumentando al contrario la percentuale delle spese per gli impianti a carico della società. In questi giorni i presidenti sono a colloquio con i dirigenti dell’assessorato allo Sport per contrattare una «rinuncia volontaria» ai contributi già assegnati per il 2013. Protesta generale, perché si tratta di fondi già deliberati anche se non ancora arrivati a destinazione. E molti pensano a possibili ricorsi.

In ballo, per il 2013 ci sono 352 mila euro, equamente divisi tra la terraferma e il centro storico e isole. La parte del leone la fa la Reyer, che si vede comunque drasticamente ridotto il contributo per le attività giovanili a 138 mila euro. Per il resto i contributi sono in media di qualche migliaio di euro. «Giustificati», si legge nella delibera approvata dalla giunta Orsoni il 28 marzo scorso, «in considerazione che trattasi di partecipazione alle spese che le società hanno sostenuto nel 2013, contribuendo con ciò allo sviluppo della pratica sportiva attraverso attività agonistiche e attività promozionali. Un compito istituzionale quello del sostegno allo Sport», recita il provvedimento «dal momento che le associazioni non hanno scopo di lucro e svolgono un ruolo sociale di primo livello». Invece adesso i contributi vengono messi in discussione. «Sarebbe un atto illegittimo», obiettano le società, che con quelle poche migliaia di euro in realtà riescono anche a organizzare le attività agonistiche e i corsi per i più piccoli, grazie al lavoro dei volontari.

Con la delibera di marzo il Comune ha stanziato aiuti per 18 società mestrine e 18 veneziane e dell’estuario. A Mestre ci sono i 21 mila euro di Gazzera-Chirignago e i 10 del calcio Marghera, gli 8500 dell’Edo Mestre e della Polisportiva Bissuola. Ma anche i 6500 del Favaro Marcon, 3500 di Altobello-Aleardi, pallacanestro Favaro e Giants Marghera, Trivignano e Riva Malcontenta, 3 mila per i pattinatori Marghera e lo Skating Mestre, 750 euro (l’anno) per le bocciofile e i gruppi anziani. In laguna il totale dei contributi non raggiunge i 134 mila euro. Qui la parte del leone la fa il Cus Venezia, con 40 mila euro, l’Alvisiana è a 20 mila, gli Impianti sportivi di Sacca San Mattia a Murano a 15 mila. Cifre relativamente alte giustificate dall’alto numero di squadre e di atleti che ruotano intorno a quegli impianti. Ma anche qui la galassia è numerosa. 8 mila euro per la Polisportiva Burano Basket e Volley Lido, 6500 per Pellestrina, 3500 per Nuovo San Pietro, Virtus Murano, 3250 per Sacca Fisola, 3 mila per le Quattro Fontane e 2500 per Sant’Erasmo, 1500 per la Bocciofila San Sebastiano e 500 euro a testa per karaté e Pallavolo Pellestrina. Briciole per un bilancio comunale che fra investimenti e spese correnti supera il miliardo e 200 mila euro. Ma ossigeno puro per la sopravvivenza delle società sportive. Che a quei contributi già ridotti non possono rinunciare.(a.v.)

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