Società sportive al Tar per gli spazi nelle palestre
Un ricorso al Tar contro il Comune per l’assegnazione degli spazi nelle palestre. Ci pensano seriamente le tre società sportive minori della città storica (Alvisiana, Carmini, Lido) dopo che è fallito anche l’ultimo tentativo di mediazione. Al Tar perché i dirigenti delle società di basket, che vantano una lunga tradizione, si ritengono penalizzati da una decisione «illegittima». L’ammissione cioè di una nuova società che organizza corsi di minibasket (la Virtus Murano, per l’occasione gemellata con la Reyer del sindaco Brugnaro) che è stata ammessa all’uso della palestra di Sant’Alvise “Costantino Reyer”, nonostante il 30 giugno - termine per la presentazione delle domande - non fosse ancora costituita. «Eppure avevano già stampato e distribuito migliaia di volantini che pubblicizzavano i loro corsi, senza aspettare l’esito della domanda», protesta un dirigente delle “escluse”. «La società è stata costituita solo il 6 agosto, a cose fatte».
«Per dare spazio a chi punta evidentemente a fagocitare tutto il basket minore veneziano», continuano i responsabili delle tre società, «sono state penalizzate realtà che come nel caso dell’Alvisiana operano nello sport in città da 40 anni».
Quello che le società storiche contestano è che i nuovi corsi siano offerti ai genitori a prezzi stracciati, mettendo però insieme, scrivono, «i bambini dai 4 agli 11 anni». Alcune ore sono state tolte nel pomeriggio alla società under 20 dei Carmini e alla stessa Alvisiana.
E la questione finirà presto in Consiglio comunale perché il capogruppo del Pd, Andrea Ferrazzi, ex assessore allo Sport, ha depositato in questi giorni un’interrogazione al sindaco Luigi Brugnaro - che ha mantenuto per sé la delega di assessore allo Sport - chiedendo con quali criteri quegli spazi siano stati assegnati. «Si rischia di penalizzare», dice Ferrazzi, «realtà che lavorano da anni per la città con il volontariato e offrono servizi di eccellenza soprattutto per i giovanissimi».
Qualcuno tra le società penalizzate sostiene di aver sentito durante la riunione che «la decisione era stata presa perché voluta dall’alto». Ma Ferrazzi non entra per ora nella polemica contro il sindaco. «Chiediamo delle risposte», dice, «e soprattutto garanzie che le società che vantano una lunga tradizione nello sport giovanile veneziano possano continuare a operare senza difficoltà».(a.v.)
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