«Sociale e lavori pubblici subito nove milioni»

Mogliano. Il neosindaco Carola Arena scrive a Renzi per sbloccare i fondi Tra i progetti la nuova biblioteca in villa Longobardi e l’edilizia popolare
ALLEGRANZI mogliano carola arena nuovo sindaco a mogliano veneto
ALLEGRANZI mogliano carola arena nuovo sindaco a mogliano veneto

MOGLIANO. A meno di una settimana dal suo insediamento Carola Arena lancia il progetto “Sblocca-Mogliano” e chiede al governo fondi straordinari per 8,6 milioni di euro. Il neo sindaco propone di realizzare una nuova biblioteca in villa Longobardi, creando così un polo culturale collegato con le Piranesi, e un contributo per l'edilizia sociale con cui fronteggiare l'emergenza abitativa.

L'iniziativa è legata al provvedimento “Sblocca Italia” del premier Matteo Renzi, lanciato lo scorso 2 giugno, che concede la possibilità ai comuni di sottoporre al Consiglio dei Ministri la richiesta di finanziamento per riattivare cantieri o progetti di rilancio economico per la comunità di riferimento. «Nonostante la richiesta sia giunta in Comune soltanto lo scorso 4 giugno in pieno ballottaggio» spiega Carola Arena «siamo riusciti nella giornata di venerdì, grazie alla disponibilità degli uffici, a confezionare due importanti progetti in favore del nostro territorio e ad inviarli al presidente Renzi entro la scadenza indicata del 15 giugno».

Le richieste elaborate da Carola Arena, sul solco del programma amministrativo, riguardano «la creazione di un polo culturale diffuso, il “Piranesi-Longobardi”, che prevederebbe il recupero e l'abbattimento con nuova costruzione degli immobili coinvolti». Il progetto del valore di 7,5 milioni di euro prevede la realizzazione del collegamento tra le “Piranesi”, i nuovi edifici comunali ed il parco “Longobardi” attraverso la costruzione di un viale ciclo pedonale, la realizzazione di una nuova biblioteca all'interno del parco storico di villa Longobardi, il recupero dell’attuale biblioteca, l'abbattimento dell'ala sud delle ex Piranesi, la realizzazione di nuovi uffici comunali e dell’auditorium. L'idea non è tanto diversa da quella che proposero nel 2006 la lista giovani e l'ex sindaco Azzolini: una legislatura e mezza non bastarono per passare dalle parole ai fatti.

Ed è soprattutto su questo terreno che il neo sindaco dovrà marcare la differenza con il suo predecessore. Il secondo progetto presentato al governo, per 1,1 milioni di euro, riguarda l'emergenza abitativa e comprende: la richiesta dei fondi per il restauro dell'Area Ex Spim in via Roma, gli alloggi di via Selve, di via Trento e la Casa ex Libralato a Zerman.

«Ci auguriamo» conclude «che il governo ci possa aiutare e che i progetti presentati a tempo record possano trovare finanziamento».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia