Sms erotici tra alunni delle medie

SAN DONA'. Messaggi via telefonino ad alto contenuto erotico. La denuncia arriva dal componente di un consiglio di istituto di una scuola media del Sandonatese. Tra il Basso Piave e il litorale, i messaggini hanno fatto il giro tra i ragazzini delle scuole medie. Un papà particolarmente attento ha notato che il figlio aveva ricevuto qualcosa di strano che aveva attirato la sua attenzione.

Ha visto le foto al cellulare: donne nude e in pose sensuali, alcune intente a compiere atti sessuali. Passi per un ragazzino delle scuole superiori, ma non certo uno delle medie che è poco più di un bambino. Il genitore ha informato le autorità scolastiche e adesso sono in corso delle verifiche per cercare di capire cosa stia accadendo. Potrebbe trattarsi dello scherzo di qualche studente particolarmente «maturo» e sveglio.

Il problema è che già in altre scuole erano stati scoperti ragazzini che fotografavano ragazzine nude per poi diffonderle, anche a pagamento, ai compagni di scuola. Si tratta dunque di appurare se vi sia una tratta di foto hard via cellulare o se qualche ragazzo abbia semplicemente catturato dalla rete delle foto erotiche per iniziare poi a farle girare tra i compagni. «Resta il fatto che la questione è molto delicata - spiega il genitore - ed è opportuno andare a fondo, anche perché potrebbe nascondersi qualcosa di più serio, fosse anche una forma di grave disagio sociale che va affrontata da docenti, genitori, specialisti».

Fino a qualche anno fa i ragazzi si passavano al massimo i giornalini porno, che sfuggivano quasi sempre agli occhi di professori o genitori distratti anche nelle scuole che avevano una certa «reputazione». Oggi le nuove tecnologie permettono un accesso più diretto e sicuramente pericoloso, a questo materiale che non ha confini e non è facile da «schermare» per chi capisce di tecnologia di cellulari e computer. E sono soprattutto i ragazzini che si avvicinano con facilità alle nuove tecnologie che paradossalmente i loro genitori spesso non conoscono.