Smog, Venezia maglia nera ecco l’effetto dei panevin

Nessuna provincia del Veneto ha fatto peggio: sette sforamenti in dieci giorni Dopo i dati choc dell’Epifania, ieri i valori del Pm 10 sono tornati a scendere
Venezia maglia nera della regione per la qualità dell’aria. L’effetto panevin - con i dati choc e il superamento fino a cinque volte del limite di legge - influisce relativamente. Perché basta un’occhiata al grafico dei rilevamenti della centralina di via Beccaria, a Marghera, per capire che la situazione è nera. Dal 28 dicembre al 6 gennaio la concentrazione media di polveri sottili nell’arco delle 24 ore ha superato per sette volte (su dieci giorni) il limite fissato a 50 microgrammi per metro cubo d’aria. “Salve” solo le giornate del 28 e 29 dicembre e del 4 gennaio, quando però il valore registrato era stato di 48, ad un passo dai 50. Ma è nella giornata dell’Epifania che la centralina di via Beccaria ha registrato il picco di 174, tre volte e mezzo oltre il limite di legge. Non va meglio al Parco Bissuola, dove il 6 gennaio sono stati toccati i 167 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria. Situazione critica anche in centro storico, dove peraltro non si sono svolti panevin: 139 nella centralina di Rio Novo, 133 a Sacca Fisola.


A Treviso, terra per eccellenza dei roghi alla vigilia o nel giorno dell’Epifania, il massimo valore registrato il 6 gennaio è stato di 134. Ancora dietro Padova, con un doppia misurazione a 120 e 109, ben distante dai valori registrati a Venezia ma comunque oltre il doppio rispetto alla legge.


Ieri, intanto, dopo che nella giornata della Befana erano stati registrati livelli mai visti di Pm10 e Pm2,5 (le ancor più dannose polveri ultrasottili) in tutta la provincia, i valori sono tornati a scendere. Alla centralina del Parco Bissuola, dal picco di 276 microgrammi per metro cubo d’aria di Pm10 registrato alle 12 del giorno dell’Epifania, si è scesi a 103 alla mezzanotte di ieri (nonostante i panevin a cui è stato dato fuoco nel pomeriggio della Befana), fino al valore di 35 (quindi entro la soglia di legge) registrato alle 16 di ieri. Lo stesso dicasi per le Pm2,5 misurate nella stazione di San Donà: all’alba di sabato il picco a 200 microgrammi per metro cubo d’aria (su un limite di 25), ieri alle 16 il rientro nei parametri di legge. Nelle prossime ore, le piogge annunciate dai previsori dell’Arpav dovrebbero contribuire a pulire l’aria, con effetti sensibili sulla qualità.


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