Smog, rimandato il blocco delle auto
MESTRE. Se per un punto Martin perse la cappa, per due Venezia scongiura il blocco delle auto per dieci giorni ma si tiene la cappa (di smog) e raggiunge il livello di criticità 1.
Blocco scongiurato. Ieri l’Arpav ha comunicato che il valore medio di Pm10 alla stazione di rilevamento di riferimento al parco della Bissuola si è fermato a quota 98 microgrammi per metro cubo, due punti sotto la soglia d’allarme dei 100 che, qualora superata per tre giorni consecutivi, porterebbe al blocco delle auto più inquinanti. Un divieto che, qualora dovesse scattare il livello di criticità 2, durerà per dieci giorni riguardando gli automezzi diesel Euro 0, 1, 2 e anche 3, quelli a benzina Euro 1, oltre ai motocicli a due tempi Euro 0 immatricolati prima del 1999.
Circa 22 mila i veicoli interessati in città. Uno stop che, almeno in teoria, dovrebbe riguardare, oltre al capoluogo, anche i comuni classificati nell’agglomerato di Venezia, vale a dire Marcon, Quarto, Spinea, Mira, Martellago e Scorzè, quest’ultimo però piuttosto recalcitrante. Ieri invece Spinea ha contattato Venezia per informazioni sulle decisioni da prendere insieme.
Livello di allerta 1. Il blocco delle auto è dunque allontanato ma ieri è comunque scattato il livello di allerta 1 che si verifica quando per sette giorni consecutivi viene superato il valore massimo dei 50 microgrammi per metro cubo. Il livello 1 prevede, oltre a quanto già previsto dal livello 0 (e cioè il divieto di circolazione per i veicoli Euro 0 alimentati a benzina e Euro 0, Euro 1 e Euro 2, con alimentazione diesel) l’avvio di una campagna - che Ca’ Farsetti fa online - per informare i cittadini i rischi che corrono a causa dell’esposizione alle polveri sottili
Gli ultimi dati dell’Arpav. Martedì il valore registrato dalla centralina Arpav di Bissuola era salito a 120, mercoledì era atteso ben oltre i cento ma – come certificato ieri dall’Arpav – si è fermato a quota 98, interrompendo quindi la sequenza dei tre giorni consecutivi oltre quota 100. I livelli però restano molto alti: la centralina di via Tagliamento ad esempio - vicina alla Tangenziale - negli ultimi sei giorni ha sempre superato quota cento microgrammi per metro cubo.
La centralina di riferimento dell’Arpav però è quella del parco Bissuola, ritenuta quella che fotografa in modo più preciso l’esposizione dei cittadini alle polveri sottili come pm 10 e pm 2,5. Per ciò che riguarda il Veneto «la situazione generale rimane piuttosto critica», spiega l’Arpav, «anche se si è avuta mercoledì una leggera diminuzione delle concentrazioni delle polveri. Questo non ha impedito di superare diffusamente il valore limite giornaliero per il pm10».
La scelta della giunta. Ieri la giunta comunale ha approvato una delibera con la quale integra, adottando le linee guida della regione, le decisioni già prese per contenere le polveri sottili. Rispetto al blocco dei veicoli, compresi quelli più vecchi, il Comune ha già previsto una serie di deroghe che riguardano, oltre ai mezzi d’emergenza, i mezzi adibiti al trasporto merci, per il trasporto per l’esercizio di attività commerciali, artigianali o industriali, o per il trasporto di attrezzature di lavoro, limitatamente all’esercizio della propria attività.
La delibera approvata ieri inoltre introduce ulteriori deroghe per i veicoli commerciali classificati come speciali o ad uso specifico (veicoli L2 e L5 riferite al trasporto merci e categoria N) e per quelli dei conducenti con più di 65 anni. «Un’attenzione dovuta nei confronti dei più anziani», spiega l’assessore alla Mobilità Renato Boraso, «che spesso si spostano per motivi di salute. Questa delibera ci permette di intervenire tempestivamente se dovesse essere raggiunto il livello 2».
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