Smog, il Codacons pronto a denunciare il sindaco Brugnaro
MESTRE. La qualità dell’aria resta “ pessima” ma scarseggiano i controlli dei vigili urbani per il rispetto da parte degli automobilisti delle misure anti-smog previste dal livello di emergenza “Arancio”. Il picco più alto di concentrazioni di Pm10 ieri è stato registrato in via Tagliamento, a ridosso della tangenziale, con 104 microgrammi per metro cubo d’aria, il doppio del limite dei 50 microgrammi previsto dalle normative europee.
La centralina di monitoraggio della qualità dell’aria posizionata al Parco Bissuola, dopo la giornata di lunedì con una media giornaliera di 81 microgrammi, ieri ha registrato un ulteriore picco di 87 microgrammi; picco di 79 in Rio Novo a Venezia, 93 in via Beccaria a Marghera e 77 a Portogruaro. La situazione è destinata a continuare anche oggi e domani, malgrado le deboli piogge previste dal centro meteo dell’Arpav.
Con la giornata di ieri arrivano a sette i giorni consecutivi di superamento dei limiti previsti per le concentrazioni di polveri sottili (Pm10), una situazione a dir poco allarmante dal punto di vista sanitario, come confermano puntualmente medici e pediatri di famiglia che denunciano da tempo «i seri rischi per tutta la popolazione, a cominciare da bambini, anziani e persone con malattia cardiologiche e respiratorie». Tant’è che l’avvocato Franco Conte, presidente del Codacons del Veneto, annuncia l’ennesima diffida ad «assumere misure più incisive capaci di ridurre l’inquinamento atmosferico e i rischi sanitari che ne conseguono» al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro e a quelli di tutti gli altri comuni veneti in piena emergenza smog. «Se, ancora una volta – avverte l’avvocato Franco Conte – i sindaci non prenderanno provvedimento efficaci per riportare sotto i limiti di sicurezza le concentrazioni delle polveri sottili e degli altri inquinanti che compongono la cappa di smog che avvolge le nostre città, saremo costretti a presentare contro di loro un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica». «Mi auguro che Brugnaro e gli altri sindaci si ravvedano e attuino una vera politica anti smog per tutelare i cittadini – aggiunge Conte –. Parlo di misure incisive per ridurre in modo significativo l’inquinamento da traffico, sia stradale che acqueo, poiché le misure previste dal livello Arancione e Rosso, concordate a livello interregionale nel nord Italia, non stanno dando nessun risultato evidente». Anche l’Assemblea Permanente contro il Rischio Chimico e l’associazione Marghera Libera e Pensante tornano a chiedere «misure efficaci per tutelare davvero la salute pubblica. « Siamo in una emergenza sanitaria mai vista con 600 mila malati alle vie respiratorie in Veneto – dice un comunicato stampa delle due associazioni – . Questi dati confermano il fallimento di tutte le politiche nazionali e locali di contenimento degli inquinanti a partire dai Piani di Risanamento Aria delle Regioni e Città Metropolitane che non hanno migliorato l’aria che respiriamo – aggiunge il comunicato delle due associazioni – . Al governatore Zaia e al sindaco Brugnaro chiediamo azioni di contenimento, abbassamento dei livelli di polveri sottili tarate sulle caratteristiche del territorio: dal lavaggio strade alla riorganizzazione dei flussi del traffico sulle grandi arterie stradali passante tangenziale, deviazione di traffico urbano nelle aree maggiormente inquinate, attivazione di tariffe agevolate nei trasporti pubblici, uso di combustibili non inquinanti nei mezzi navali, sistemi di allertamento e informazione per la popolazione, indagine epidemiologica estesa a tutta la popolazione».
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