«Smog altissimo ma mezzi elettrici senza ricarica»

Mestre. La denuncia del M5S dopo il sopralluogo ai parcheggi scambiatori e all’Interspar. Punito chi non inquina
Una delle (poche) colonnine di ricarica molto pubblicizzate ma non funzionanti a Mestre
Una delle (poche) colonnine di ricarica molto pubblicizzate ma non funzionanti a Mestre
MESTRE. Usare auto, bici e motorini elettrici, al posto degli inquinanti mezzi a gasolio o benzina, per non avvelenare l’aria che respiriamo. Il principio è sempre valido, riconosciuto anche dall’Unione Europa che sta incentivando con appositi fondi, arrivati anche a Venezia che un paio di anni fa ha installato stazioni elettriche di ricarica nei parcheggi scambiatori di Santa Maria dei Battuti e della Castellana. 
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Peccato che nessuna di queste stazioni funzioni, come hanno sperimentato personalmente la consigliera regionale e comunale, Baldin Erika e Sara Visman, insieme ad Antony Candiello. Stessa cosa dicasi per la stazione privata aperta al nuovo centro commerciale Interspar, anche quella fuori servizio da tempo. «Siamo andati più volte in sopralluogo, accompagnati da un associato dei possessori di veicolo elettrico, nelle varie stazioni di ricarica per macchine elettriche sparse nel territorio comunale» spiega Sara Visman «A fronte di progetti e tante buone intenzioni, ci siamo trovati davanti ad un panorama veramente desolante. Colonnine per la ricarica pomposamente pubblicizzate con la campagna “Progetto parcheggia e vai”, in disuso da molto tempo. Ci siamo, quindi, resi conto dell'oggettiva difficoltà di un forestiero nel poter programmare una visita nella nostra città utilizzando un veicolo elettrico».
 
 «Eppure» continua la consigliera comunale del M5S «ci sono norme di legge che obbligano le nuove costruzioni ampliamenti a predisporre nei parcheggi postazioni dedicate alla ricarica ma, queste infrastrutture poi non vengono controllate». La Visman ricorda che «il 10 febbraio 2015 la Regione Veneto e i Comuni di Venezia, Treviso e Vicenza stipulano un protocollo d'intesa finalizzato all'attuazione della prima fase del progetto di costituzione delle rete di ricarica dedicata ai veicoli elettrici nelterritorio regionale». 
 
In questo ambito – continua la consigliera – al Comune di Venezia «sono stati assegnati 76.733 euro per l'adozione di 2 stazioni di ricarica tipo “slow” e di una di tipo “fast” pluriricarica, con la realizzazione delle condutture di collegamento e impianti di adduzione alle centraline di distribuzione dell’energia fast». 
 
Nonostante finanziamenti e accordi – denuncia il M5S veneziano – le centraline di ricarica , seppure di modesta potenza, non possono essere utilizzate perchè sono sempre fuori servizio e nessuno si preoccupa di ripararle. Non va meglio – secondo il M5S – il parcheggio di Interspar all'inizio di Corso del Popolo, «dotato di due centraline con 4 uscite, delle quali non ne funziona nessuna». 
 
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