Smile chiuso, i 22 dipendenti aspettano una risposta

JESOLO. Continua l’incertezza tra i lavoratori del supermercato Smile di piazza Milano. Dopo la chiusura del punto vendita, avvenuta lo scorso 16 gennaio, i dipendenti in forza all’azienda, in tutto...

JESOLO. Continua l’incertezza tra i lavoratori del supermercato Smile di piazza Milano. Dopo la chiusura del punto vendita, avvenuta lo scorso 16 gennaio, i dipendenti in forza all’azienda, in tutto 22 persone, non sanno ancora che cosa ne sarà del loro futuro. Nei giorni scorsi hanno eseguito gli ultimi lavori relativi al trasferimento degli alimenti e dei prodotti dagli scaffali. Al momento, però, non sono ancora arrivate notizie che possano far sperare a una concreta e nuova occupazione dei lavoratori, per la maggior parte residenti a Jesolo.

«Abbiamo avuto una riunione con i sindacati», spiegano, «per la realizzazione di un documento che di fatto certifica la nostra disponibilità a continuare a lavorare per l’azienda. Al momento, però, non abbiamo ancora ricevuto alcuna comunicazione e la nostra preoccupazione cresce, visto che tutti abbiamo famiglie a carico. Dall’oggi al domani», concludono i dipendenti, «ci siamo trovati senza lavoro e siamo ancora in attesa di sapere se verremo riassorbiti in qualche altro punto vendita o se dovremo ricorrere agli ammortizzatori sociali, sempre se ve ne siano i requisiti di diritto».

Nel frattempo, in Provincia, spunta una mozione presentata dal gruppo consiliare della Lega Nord. Nel documento si fa riferimento alla necessità di tutelare i 22 posti di lavoro degli operai. «Il prossimo consiglio provinciale», spiegano i firmatari Micheal Valerio e Roberto Dal Cin, «dovrà mettere in campo ogni provvedimento di propria competenza per salvaguardare i posti di lavoro messi a rischio da questo ennesimo caso di chiusura commerciale, che avviene in un territorio che come molti altri sta pagando lo scotto di una crisi economica senza fine».

Alessio Conforti

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