Smantellare la Ilnor? In Tribunale vince la Fiom
Il Tribunale del lavoro di Venezia dà ragione alla Fiom Cgil nella vertenza intentata contro la Ilnor. Dunque la sigla sindacale porta a casa il risultato, dopo aver fatto causa per comportamento antisindacale della proprietà Eredi Gnutti Metalli di Brescia: lamentava la violazione dell’intesa tra le parti, che prevedono il mantenimento del sito produttivo di Gardigiano e la cassa integrazione straordinaria di tutti i lavoratori. Resta il fatto, però che il giudice non può impedire la chiusura dello stabilimento e non può dichiarare l’illegittimità dei trasferimenti disposti verso i dipendenti. «Quindi si deve mantenere in servizio almeno sino al 31 gennaio 2018», si legge in una nota della Fiom Cgil, «tutti i lavoratori provenienti dallo stabilimento di Gardigiano, fatti salvi i provvedimenti disciplinari, pagare loro la trasferta per la prestazione nello stabilimento di Brescia (vitto, alloggio, trasporto e indennità), gli operai non trasferiti sono a servizio e, quindi, a carico dell’azienda».
Esulta la Fiom Cgil: «Questa sentenza conferma il comportamento scorretto della Eredi Gnutti Metalli, come da noi denunciato, e ristabilisce alcuni punti importanti in questa difficile vertenza. Si stabilisce, infatti, chi ha barato e chi ha subìto, chi sono le vittime e le parti lese e che la Fiom ha fatto bene e fa bene a organizzare la lotta a difesa del lavoro».
Politica. Un invito a continuare la difesa del posto di lavoro è arrivato dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin: «La battaglia per i diritti dei lavoratori della Ilnor produce nuove vittorie. Sono felice per questi risultati che danno speranza e invitano a non mollare». Sul futuro, Baldin invita a non abbassare la guardia: «Questa sentenza conferma la scorrettezza della Eredi Gnutti Metalli. Ora la politica, come ha già dimostrato in modo unitario, deve continuare a tenere alta l’attenzione su questo caso. C’è ancora molto da fare per il pieno riconoscimento e la tutela dei diritti di tutti i lavoratori».
Appuntamenti. Intanto domani alle 10 ci sarà un’assemblea dei lavoratori per fare il punto della situazione alla luce della sentenza del Tribunale del Lavoro e capire come muoversi in vista della riunione del giorno dopo a Confindustria per discutere con l’azienda di ammortizzatori sociali e cassa integrazione. L’incontro diverrà propedeutico al tavolo al ministero dello Sviluppo economico che sarà posticipato rispetto alla data del 30 maggio prevista all’inizio.
Alessandro Ragazzo
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