Slot machine, giro di vite sanzioni fino a 500 euro
Orari limitati per il funzionamento delle slot-machine e delle videolotterie: solo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 di tutti i giorni. L’obbligo per le nuove aperture di rispettare una distanza minima di 500 metri da luoghi sensibili come scuole, impianti sportivi, ospedali e biblioteche. Ma anche il divieto di oscurare le vetrine dei locali dedicati al gioco, nonché di posizionare sedie o sgabelli davanti alle macchinette. Sono alcuni dei divieti contenuti nel nuovo regolamento che il consiglio comunale di San Donà ha approvato per contrastare la piaga del gioco d’azzardo patologico.
Le norme, con sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori, si applicheranno alle sale giochi di nuova apertura. Quest’ultime sono impossibili da vietare, ma il regolamento pone limiti stringenti alla loro attività. San Donà è il primo Comune della Città metropolitana ad adottare il provvedimento sulla base del regolamento tipo predisposto dal tavolo tecnico costituito in prefettura, che ha visto tra i protagonisti il sindaco Cereser.
«Ottenuta dalla prefettura la bozza», spiega l’assessore Luca Marusso, «l’amministrazione si è adoperata per convocare un tavolo con tutti i soggetti interessati a livello sandonatese, dalle forze dell’ordine, all’Ascom fino alle associazioni che si sono rese disponibili per calare sulla realtà del territorio quanto proposto dalla prefettura. Un contributo molto importante è arrivato dal SerdD dell’Asl 10».
Il regolamento non si limita a riprendere il testo della prefettura, ma inserisce delle novità. I nuovi locali con slot dovranno rispettare una distanza minima di 500 metri da scuole, chiese, impianti sportivi, oratori, strutture sociosanitarie e biblioteche, oltre che di 200 metri da sportelli bancomat. Il Comune non concederà il plateatico a questo tipo di attività. Per chi lo ha già, alla scadenza della concessione non sarà più rinnovato. Le vetrine dei locali ospitanti le slot non potranno essere oscurate né coperte da vetrofanie, per impedire che gli avventori perdano la cognizione del tempo che passa. Allo stesso modo è previsto il divieto di posizionare sedie e sgabelli davanti ai giochi. È vietata la pubblicità delle vincite.
Il regolamento è stato approvato a larghissima maggioranza, con la sola astensione di Forza Italia, il cui capogruppo Alberto Gobbo ha contestato alcune delle norme, come quelle relative agli sgabelli o agli orari, in quanto ritenute troppo stringenti e penalizzanti per le attività economiche.
Giovanni Monforte
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