«Situazione difficile, ma tutto bene»
CAORLE. Tremava come una foglia. Giulio Sgorla non sapeva dov'era, cosa faceva. Ha impiegato un po' di tempo per tornare in sé, recuperare gli effetti personali, tirare il fiato e raccontare quei secondi terribili, dove ha visto la morte in faccia.
Unanime il consenso da parte degli istruttori dell’aviosuperficie di Ca’ Corniani per la manovra azzardata ma efficacissima che gli ha permesso di cavarsela praticamente illeso dall’ammaraggio di emergenza. «Non so che cosa sia successo e comunque non è stato un mio errore», ha detto Sgorla, ancora sotto shock pochi minuti dopo l’incidente, «l'ammaraggio per fortuna è andato bene. Non è stata una bella situazione. Ma alla fine ne sono uscito». Ha provato a dare una spiegazione all'accaduto un istrutture dell’aviosuperficie Volo al Mare Club, dalla cui pista si è alzato in volo l'ultraleggero. «Il carrello davanti era piegato», ha detto l'istruttore di volo, Vinicio Ridolfi, «per fortuna a Sgorla non è accaduto nulla. Devo ammettere che ha gestito bene la situazione, l'ho trovato tranquillo». Anche se magari adesso non lo ammette Sgorla non può non considerare che potrebbe essere incappato in un errore. Lui stesso, rielaborando le fasi dell'incidente, sarà sicuramente più lucido domani, visto che è stato convocato nella sede della Guardia costiera di Caorle, in via Tagliamento.
I bagnini di Pra' delle Torri, non hanno esitato a raggiungere Sgorla. Non se l'aspettavano di lavorare a fine settembre in mare; figurarsi per prestare aiuto a un pilota d'aereo. Si sono trasformati in Nino Beo. A Caorle nessuno lo può dimenticare. Proprio 10 anni fa Lino Benatelli a 92 anni trasse in salvo 4 turisti austriaci precipitati in mare con l'elicottero sulla Sacheta. «Abbiamo messo a disposizione tutti i nostri mezzi», ha dichiarato Marco Clementi, «con il pattino e la moto d'acqua abbiamo raggiunto Sgorla che era molto scosso per l'accaduto. Per fortuna non si era fatto niente». Miracolato. Suona bene questo participio per l'81enne veneziano. Un applauso lo meritano anche loro, i bagnini, sempre pronti a intervenire, sfidando il mare. (r.p.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia